#IsraeleDifendeLaPace – Salvare la vita di un soldato
“Sì un arabo gli ha sparato e un arabo lo ha salvato. In apparenza sembra una contraddizione. Ma in realtà non c’è. Stavo facendo il mio lavoro. Questo è quello che faccio”. Intervistato dal direttore del Times of Israel David Horovitz, Ahmed Eid, capo del reparto di chirurgia al Hadassah Hospital di Gerusalemme, non cela la sua irritazione. A innervosirlo, il fatto che faccia notizia che un arabo-israeliano di fede musulmana abbia curato un soldato israeliano ebreo. O meglio, gli abbia salvato la vita. Lo scorso 4 agosto il diciannovenne Chen Schwartz viene ricoverato d’urgenza al Hadassah Hospital per ferite d’arma da fuoco. Pochi minuti prima, un uomo in bicicletta si era avvicinato al ragazzo in divisa, esplodendo due colpi di pistola. “Aveva ferite che potevano essergli fatali, sarebbe sicuramente morto senza un’operazione impeccabile”, spiegava Eid a Horovitz. A esplodere quei colpi, secondo la polizia israeliana, un uomo legato al terrorismo palestinese. “Questa non è solo la storia di una vittima d’arma da fuoco e un dottore che gli salva la vita – scrive il direttore del Times of Israel – Questa è la storia di un attentatore arabo che spara a un soldato ebreo che viene salvato da un dottore arabo”. Ricostruzione che il dottor Eid, nato a Nazareth sessantaquattro anni fa, non sembra gradire. “Mi sento parte di questo Stato e mi irrito se qualcuno lo mette in dubbio”, spiega il primario, che nel suo curriculum vanta il primo trapianto di fegato mai eseguito in Israele. “Sono israeliano e non ho bisogno di provarlo. Viene presentato come un dilemma: siamo arabi, come ci sentiamo? La mia lealtà al paese è fuori discussione. È un po’ fastidioso doverne parlare”. E sui contrasti che dividono il paese, sottolinea la sua filosofia: “vivi e lascia vivere”. Eid, una specializzazione negli Stati Uniti alle spalle e una vita costruita su sudore, capacità e dedizione, superando ostacoli sociali e le difficoltà economiche famigliari, oggi è uno dei chirurghi più apprezzati nel paese.
d.r.
(26 agosto 2014)