Melamed – Israele, Ritorno sui banchi

nostal-school-half-notebooksNonostante la data sia stata fissata molti mesi fa, in Israele l’ipotesi che non fosse possibile tenere il primo settembre come apertura dell’anno scolastico ha tenuto con il fiato sospeso gli studenti di tutto il paese. I sindaci delle città del sud ancora la settimana scorsa ribadivano che se la tregua non si fosse dimostrata solida le scuole non avrebbero riaperto: troppo alto il rischio per gli studenti, sia negli edifici, possibile obiettivo dei missili, che durante tutta la giornata sin dal primo appuntamento mattutino, quando i ragazzi si ritrovano alla fermata dell’autobus.
Il ministro dell’Istruzione, rav Shai Piron, ha spiegato negli scorsi giorni che l’anno scolastico inizia sì come previsto, ma con una modifica al programma: “Le prime due settimane non saranno dedicate alla normale programmazione ma ad attività specifiche volte a ridurre la tensione, e a discussioni sugli avvenimenti dell’estate appena trascorsa.” Insegnanti preparati appositamente, programmi speciali, supporto di psicologi ed esperti, questa la reazione dell’apparato scolastico israeliano che durante i prossimi giorni avrà come priorità la serenità degli studenti. “È importante che nelle classi la discussione sia aperta: dove non si discute non c’è libertà – ha aggiunto rav Piron – La libertà d’espressione deve essere di ognuno, ed è fondamentale che nel nostro paese si continui a discutere di tutto”. Nei giorni scorsi in una dichiarazione ufficiale il ministro aveva sottolineato che una delle responsabilità della società israeliana è di essere in grado di integrare e accettare differenze anche forti di opinione, senza considerarle una minaccia. “Lo stato di Israele non può esistere se ebrei e arabi non sono capaci di vivere insieme, è parte del nostro codice etico, ed è un ottimo test per la nostra società”.
Uno dei temi centrali dei programmi scolastici per l’anno che inizia oggi in Israele è la tolleranza: dalla solidarietà ai valori, all’analisi di come gli slogan possano essere distruttivi per una società, tutto sarà in direzione di una educazione all’apertura e all’ascolto. Èd è ritenuto necessario da tutti gli educatori che venga stimolata anche nei più piccoli una discussione profonda e sincera sui valori, perché i bambini riescano capire l’importanza di costruire una società aperta e sana, in cui loro stessi possano crescere.
nostal-school-brown-paper-covered-booksOltre all’emozione del primo giorno di scuola, grande è la nostalgia per gli adulti, e sul web sono spuntati ricordi e fotografie che risalgono a un periodo in cui in cui si faceva economia sulle matite, che venivano temperate fino a diventare dei mozziconi inutilizzabili, e libri e quaderni venivano foderati con la carta da pacchi pesante, marrone, per farli durare più a lungo. E in prima i quaderni venivano tagliati a metà, per risparmiare e solo i più bravi, quelli che imparavano a scrivere meglio, ricevevano in premio un quaderno intero.

Ada Treves twitter @atrevesmoked

(1° settembre 2014)