Ofra Farhi: “Non tagliate la cultura”

ofra farhi a redazione apertaL’invito dell’ufficio culturale dell’Ambasciata di Israele ad assistere alla proiezione del film israeliano “Magic Men”, di Guy Nattiv e Erez Tadmor, nella cornice della rassegna “Isola del Cinema”, questa sera sull’Isola Tiberina, a Roma, è irresistibile. Si tratta della prima nazionale di un film che per la straordinaria interpretazione di Makram J. Khoury, l’attore arabo-israeliano che per la prima volta interpreta un sopravvissuto alla Shoah, ha ricevuto un prestigioso riconoscimento dall’Israel Film Academy.
L’occasione, poi è anche un modo per salutare l’addetta culturale Ofra Farhi, che sta per terminare la sua missione in Italia, e la scelta di una storia che su Hollywood Reporter è stata segnalata come “memorabile vicenda caratterizzata da caratteri forti e da una forte interculturalità” corrisponde in maniera notevole all’impronta data dall’addetta culturale al suo lavoro.
Ofra Farhi, durante la sua partecipazione ai lavori di Redazione Aperta, il laboratorio aperto che ogni anno riunisce a Trieste la redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane per due settimane di lavoro comune, ha tracciato un bilancio del suo operato. Quattro anni e mezzo di lavoro intenso, raccontato con energia e passione, mostrando un approccio pragmatico e sempre caratterizzato da una grande capacità di ascolto. Con sempre in mente una citazione di Amos Luzzatto: “La cultura è l’arma più forte della democrazia”; guidata da questo principio durante i quattro anni del suo mandato non si è chiusa in un ufficio ma ha scelto di viaggiare per tutta l’Italia per conoscere e incontrare persone, spiegando a tutti la bellezza della cultura di Israele. Con un successo che – pur con il budget minimo messole a disposizione – ha portato una crescita delle presenza di esponenti della cultura israeliana che è ben evidente in questi giorni in cui i festival culturali dell’autunno presentano la propria programmazione.
Una prima occasione per salutarla, organizzata dall’ambasciatore durante l’estate, ha raccolto decine di persone venute appositamente per avere occasione di salutare Ofra, e mostrare l’enorme apprezzamento per il suo lavoro. E per la sua forza: si tratta di una diplomatica molto speciale, capace anche di affermazioni non esattamente diplomatiche: “Sappiamo tutti che quando ci sono problemi di budget la prima cosa che viene tagliata è la cultura, ed è un errore enorme, scandaloso.”
È impossibile non ringraziarla, e augurarle un buon rientro in Israele.

Ada Treves twitter @atrevesmoked

(2 settembre 2014)