Qui Roma – I docenti alla prova dei DSA

È una giornata importante, oggi, per il Liceo ebraico Renzo Levi di Roma: seguendo una tradizione ormai consolidata di attenzione e ascolto, gli insegnanti partecipano al primo pomeriggio del corso “Costruire una didattica efficace per i DSA”.
Organizzato su iniziativa di Celeste Pavoncello Piperno, il corso si propone di fornire una introduzione generale ai Disturbi dell’Apprendimento, soprattutto nell’adolescenza. Saranno quattro giorni intensi, di studio e discussione, durante i quali verranno esaminati casi reali di studio e affrontate le difficoltà che spesso si incontrano nelle classi, in cui sono sempre più presenti ragazzi che hanno bisogno di essere seguiti in una maniera particolare. La presentazione del corso sarà a cura di rav Benedetto Carucci Viterbi, preside del Liceo e di Ruth Dureghello, assessore alle Politiche Educative della Comunità ebraica romana, insieme a Daniela Debach e Celeste Pavoncello Piperno e seguirà una introduzione del professor Sabbadini, che inquadrerà l’argomento. I tre docenti, poi -si tratta delle dottoresse Sandra Di Segni, Anna Maria Orrù e del dottor Idini – affronteranno nel corso dei quattro giorni, una grande quantità di tematiche, dall’inquadramento normativo alla figura del tutor, dall’esperienza di Roma 3 agli specifici disturbi, e potranno discutere della gestione dei singoli problemi, che si tratti di deficit a livello di lettura, scrittura, calcolo, problem solving o dei disturbi ad essi correlati.
Raccontando dell’esperienza che sta per iniziare a prima persona che Ruth Dureghello ha voluto ringraziare è proprio Celeste Pavoncello Piperno, che per tanti anni è stata presente a scuola e che continua a sostenerne le iniziative. E aggiunge: “Sono estremamente felice di questa iniziativa di formazione, che pone l’accento su esigenze che invece purtroppo vengono spesso trascurate. Nelle scuole di Roma esiste una lunga tradizione di ascolto e attenzione a problematiche che, anche quando sono piccole, possono indebolire e demotivare i ragazzi, ma è importantissimo trasmettere e approfondire le capacità e le competenze che sono al centro di questo corso. Si tratta di disturbi che non impediscono né l’apprendimento né l’insegnamento, e soprattutto in questi casi l’insuccesso di uno studente è sempre l’insuccesso dell’insegnante che avrebbe dovuto sostenerlo”

a.t. twitter @atrevesmoked

(4 settembre 2014)