Meis – L’identità poliedrica per Lampronti

Ferrara-20140915-00572Cantiere aperto in poche settimane, realizzazione del primo lotto per il mese settembre del 2016. Come annunciato ieri dal sottosegretario Francesca Barracciu, il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara vive giorni di grande fermento e intensità.
Confermando la propria vocazione a luogo di confronto e produzione culturale ad alti livelli, proseguono intanto gli eventi che – nel suo nome – trattano del tema ebraico in una prospettiva sia locale che nazionale. Come il convegno “Isacco Lampronti (1679-1756). Medico, codificatore ed enciclopedista ferrarese” apertosi questa mattina nelle sale del dipartimento di Economia dell’Università degli Studi della città estense.
Nato a Ferrara, Isacco Lampronti si laureò all’Università di Padova ed esercitò l’arte medica e l’insegnamento nella sua città d’origine dove, nel 1718, fu chiamato a far parte dell’accademia rabbinica divenendone, 25 anni dopo, il presidente. Una figura poliedrica di cui resta, tra le altre, una vasta ed erudita enciclopedia talmudica dal titolo Pahad Yishaq.
L’evento ha avuto come apripista le riflessioni offerte ieri dal rav Gianfranco Di Segni (“La condizione della donna nel Pahad Yishaq”) in occasione della 15esima edizione della Giornata Europea della Cultura Ebraica e vede la collaborazione, insieme al Meis, di Università degli Studi di Bologna, Associazione Italiana per lo Studio del Giudaismo e Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia. Proprio quest’ultima, come annunciato dal suo presidente Dario Disegni, procederà in un secondo momento alla pubblicazione degli atti.
“Questa iniziativa, cui siamo onorati di aver dato il patrocinio – ha affermato Disegni – si inserisce a pieno nel lavoro di riscoperta, tutela e valorizzazione del patrimonio ebraico nazionale. Un impegno che la Fondazione assolve con consapevolezza e con grande senso di responsabilità. Con l’auspicio, relativamente al futuro del Meis, che all’interno dell’Italia ebraica sia possibile il venir meno di alcune discordie a favore di nuove sinergie e collaborazioni”
In apertura anche i saluti del noto studioso Mauro Perani, dell’assessore alla cultura e vicesindaco di Ferrara Massimo Maisto e del rabbino capo Luciano Meir Caro.
Articolato e ricco di spunti il contributo offerto dai relatori della prima sessione di lavori con un inquadramento sull’opera di Lampronti che è spaziato a vari ambiti del suo impegno: dall’halakhah alla scienza, dalla medicina alla normativa giuridica. Tra i protagonisti il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, il sofer Amedeo Spagnoletto, i docenti universitari Gerard Nahon e Giuseppe Veltri. Nel pomeriggio i lavori, presieduti dal professor Veltri, riprenderanno con le riflessioni di rav Caro, Debra Glasberg Grail e Laura Graziani.
Domani l’appuntamento è invece a Ravenna. A partire dalle 9, nella sala conferenze del dipartimento di Beni Culturali della locale università. Moderati, prima da Pier Cesare Ioly Zorattini e poi da Maddalena Del Bianco, interverranno gli studiosi Jeffrey Wollf, Mauro Perani, Andrea Yaakov Lattes e Asher Salah.

(15 settembre 2014)