Qui Milano – Jewish and the City Libertà, cinque voci a confronto

foto 1-5Una domenica densa di stimoli al teatro Franco Parenti di Milano per la seconda edizione di Jewish and the City. Nel corso del pomeriggio e della serata il tema del festival, Pesach – il lungo cammino verso la libertà, si è intrecciato armoniosamente con quello della Giornata Europea della Cultura Ebraica, al cui centro quest’anno c’è la figura della donna nell’ebraismo. Da questo felice connubio è nato il dialogo “Condotte e condottiere, libere di essere donne”, un confronto tra cinque donne e i diversi modi in cui affrontano le sfide che essere donna comporta. Guidate dagli stimoli di Daniela Ovadia, giornalista scientifica e membro del comitato promotore del festival, hanno preso la parola di volta in volta misurandosi l’una con l’altra Lizzie Doron, scrittrice israeliana vincitrice del premio Jeanette Schocken, che ha condiviso il racconto di un’infanzia con una madre dalla personalità forte ma in grande conflitto con l’ebraismo, Aliza Lavie, scrittrice e membro della Knesset, ma anche appassionata studiosa nel campo della cultura ebraica, costantemente alla ricerca di una definizione dell’identità ebraica, che identifica soprattutto come tradizione di una memoria importante, e poi Costanza Esclapon, direttore Comunicazione e Relazioni Esterne della Rai, ma anche donna fiera e mamma presente, Livia Pomodoro, presidente del tribunale di Milano, che ha avuto sotto gli occhi tante storie difficili e da quelle ha tratto numerosi insegnamenti, e Wassyla Tamzali, avvocato, scrittrice e giornalista algerina, già direttrice dei programmi per i diritti civili delle donne all’Unesco, ma soprattutto una delle voci di spicco del femminismo magrebino. Ma la grande sala del teatro non ha avuto tempo di svuotarsi: subito dopo una lectio magistralis di Salvatore Veca, Professore di Filosofia politica all’Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia, incentrata su “L’etica della libertà”, è iniziata una grande serata che ha riempito ogni poltrona e persino ogni gradino. “Da quale schiavitù dobbiamo liberarci?”, questa la domanda attorno alla quale si è articolata una serata resa particolarmente dinamica dal fatto che i protagonisti avevano solo 18 minuti per rispondere, ovvero il tempo massimo di preparazione della matzot prima che lievitino. Liberarsi dalla censura, è stata la risposta musicale di Nathalia Romanenko, musicista e fondatrice dell’associazione Extraordinaria Classica per promuovere compositori sconosciuti dimenticati dal pubblico, che ha raccontato al pubblico attraverso il pianoforte la lotta contro l’omologazione che l’Unione Sovietica imponeva ai cittadini. Bisogna liberarsi dal concetto di tempo, tiranno della serata, secondo Rav Benedetto Carucci Viterbi, per poter aspirare all’eternità. Ci si può liberare dalle piramidi, come ha raccontato il regista e fotografo Ruggero Gabbai, presentando in anteprima un corto del suo nuovo documentario 42 Suitcases, ovvero la storia recente della fuga degli ebrei egiziani dal loro paese. Il pubblico ha poi avuto il piacere imprevisto di ascoltare la voce angelica della celebre cantante israeliana Noa, che ha accompagnato Nabeel Abboud-Ashkar, fondatore del Polyphony Conservatory, un progetto dal grande successo grazie al quale migliaia di musicisti classici arabi e palestinesi suonano insieme. Intensissimo l’intervento di Lucia Castellano, oggi Consigliere Regionale della Lombardia, già direttore del carcere di Bollate, che con i suoi programmi innovativi rappresenta un modello, che guida i detenuti nel processo per liberarsi proprio dalle sbarre. Ma è necessario anche liberarsi dalle gabbie costruite da noi stessi, come ha spiegato lo scrittore e psicanalista Luigi Zoja. Una delle sfide più difficili resta ancora oggi tuttavia quella di liberarsi dal pregiudizio, un meccanismo che anche senza volerlo interessa tutti noi, come ha spiegato Betti Guetta, responsabile dell’Osservatorio antisemitismo della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea.

Francesca Matalon

(15 settembre 2014)