La vittoria di Israele

rassegna“Ora, a settant’anni di distanza dal buco nero della Shoah, in Israele vivono sei milioni e cento-quattromila ebrei. Il sorpasso è d’un soffio o poco più. Ma è la prima volta che succede nella storia di questo piccolo paese, nella storia del movimento politico e spirituale che l’ha creato -il sionismo -. Ed è una vittoria che mette i brividi, tanto da meritarsi il titolo di giornale a tutta pagina”. Il sorpasso di cui parla Elena Loewenthal su La Stampa riguarda i dati demografici su Israele, pubblicati ieri dalle autorità del paese, confrontati con un doloroso numero del passato: le sei milioni di vite spezzate dalla Shoah. La giornalista, sulla base dell’ultimo censimento della popolazione israeliana, sottolinea infatti che per la prima volta il numero di ebrei che vivono in Israele ha superato il numero delle vittime della Shoah. Un dato che, riporta Loewenthal, è stato accolto dal giornale Yisrael Hayom come una “vittoria del sionismo”: “non è una vittoria conquistata con le armi – scrive la giornalista – ma raggranellata un numero dopo l’altro nelle sale parto, con tenacia e pazienza e voglia di esistere”.

“Dio ci doni di contribuire insieme a promuovere la giustizia e la pace in un mondo che tanto ne ha bisogno”. È l’auspicio di papa Bergoglio contenuto nel messaggio di auguri inviato al rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni in occasione delle ricorrenze di Rosh Ha-Shanah 5775, Yom Kippur e Sukkot (Osservatore Romano).

A 87 anni scompare Michael Harari, la leggenda del Mossad. Sono diversi i quotidiani italiani (tra cui Corriere dello Sport e Messaggero) che ricordano oggi la scomparsa dell’uomo che ha firmato imprese come il salvataggio degli ostaggi dei 106 ostaggi di Entebbe o la caccia ai terroristi di Monaco 72. Su La Stampa, Maurizio Molinari ricostruisce i tratti salienti della vita di Harari, il James Bond di Israele, nella definizione del quotidiano Haaretz.

Su Repubblica, un reportage sul tragico esodo verso l’Occidente di centinaia di palestinesi che, in cerca di un futuro migliore, scappano da Gaza mettendosi nelle mani di trafficanti senza scrupoli, con il beneplacito di Hamas. Costretti a pagare migliaia di euro, nelle ultime settimane sono “oltre tremila palestinesi che una volta in Egitto hanno cercato di imbarcarsi sulle navi della morte gestite dai contrabbandieri legati ai gruppi mafiosi-islamisti”, si legge su Repubblica. “Quasi duemila di questi ragazzi, uomini e donne, bambini, interi gruppi familiari, non hanno dato più notizie facendo temere il peggio, alcune centinaia sono certamente morti nel naufragio del sei settembre al largo delle coste di Malta”. E su tutto questo, Hamas impone il silenzio.

“Roma in guerra con gli immigrati”, titola Repubblica in merito alla rabbia degli abitanti della periferia della Capitale, diretta contro alla comunità di immigrati che popola la zona. Negli scorsi giorni due automezzi dell’Atac erano stati presi a sassate da alcuni stranieri nel quartiere di Corcolle, ricostruisce La Stampa. In risposta ne è nata una manifestazione spontanea, trasformatasi in una “caccia all’uomo”. “Gruppi di violenti, dal sicuro accento romanesco, rastrellano il quartiere, fermano chi è di colore diverso – riporta il quotidiano torinese – bloccano gli autobus e fanno scendere gli extracomunitari. Calci, pugni, bastonate. E’ una violenza ancestrale, legata al controllo del territorio. Qualcuno sussurra che c’entrano gruppi di spacciatori che hanno mal tollerato l’arrivo delle pattuglie di polizia, dispiegate dopo la seconda aggressione agli autobus comunali”.

Sulle sponde del Tevere, l’ultimo addio a Carla Capponi e Rosario Bentivegna, i due partigiani di via Rasella, le cui ceneri sono rimaste a lungo al centro di una dolorosa polemica “Ho finalmente eseguito la volontà dei miei genitori — spiega Elena Bentivegna al giornalista Paolo Brogi del Corriere della Sera – Mi avevano sempre detto: o ci metti a Te-staccio oppure preferiamo la dispersione nel fiume o in mare”. “Non avremo un posto per portare loro un fiore ma Carla e Rosario rimarranno nella memoria”, ha dichiarato il sindaco di Roma Ignazio Marino. “Ieri le ceneri di Capponi e Bentivegna sono state disperse nel Tevere – la riflessione sempre sul Corriere di Eraldo Affinati – E stato un po’ come gettare al fiume le medaglie d’oro e d’argento che questa Repubblica conferì a entrambi”.

Su Libero Daniel Mosseri, riportando una notizia pubblicata dal quotidiano tedesco Die Welt, racconta come, secondo i servizi segreti di Berlino, la Turchia si stia dotando della bomba atomica. Sullo stesso giornale, appare poi un articolo sul recente spettacolo della cantante israeliana Noa a Torino.

Daniel Reichel

(23 settembre 2014)