Qui Venezia – Monumenti per difetto
Settant’anni fa la strage delle Fosse Ardeatine segnò Roma per sempre. Per non dimenticare l’eccidio di cui si macchiarono i nazi-fascisti fu eretto un mausoleo, inaugurato nel 1949. Questo il punto di partenza dell’architetto di Adachiara Zevi (coordinatrice inoltre del Progetto Memorie d’inciampo) per la costruzione del libro “Monumenti per difetto” (Donzelli editore): un viaggio tra le opere della Memoria che porta ad ‘inciampare’ su quelle pietre posizionate in diverse città per ricordare le vittime della deportazione, ideate da Gunter Demnig. A parlarne ieri a Venezia, nell’Aula Magna Ateneo Veneto, Marco Borghi, Simon Levis Sullam e Maria Teresa Sega in un confronto con l’autrice introdotto da Franco Mancuso. Un momento importante, realizzato grazie alla collaborazione della Comunità ebraica di Venezia, Ateneo Veneto, Università IUAV Venezia, Iveser, Centro Veneziano di Studi Ebraici e dell Centro Tedesco di Studi Veneziani. Perché per mantenere vivo il ricordo è necessario un ‘percorso’, un ‘inciampo’.
(Nella foto, da sinistra: Franco Mancuso, Maria Teresa Sega, Adachiara Zevi, Romedio Schmitz-Esser, Marco Borghi e Simon Levi Sullam)
(24 settembre 2014)