Informazione International Edition – Le parole di un ebreo fortunato

ishot-152Si apre con gli auguri per l’anno nuovo del presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna la prima newsletter dell’edizione internazionale di Pagine Ebraiche del 5775. L’auspicio è quello di un anno improntato al confronto con una netta cesura rispetto ai difficili mesi che hanno chiuso il 5774, ai conflitti che scuotono diverse aree del mondo, a Israele costretta a difendersi contro le minacce alla sua esistenza. “Solo l’apertura e la disponibilità al dialogo e al confronto possono garantire e rafforzare l’esercizio di quei diritti fondamentali che nei paesi liberi e democratici sono adeguatamente tutelati” sottolinea Gattegna.
Nei giorni più solenni dell’anno, che da Rosh HaShanah portano a Yom Kippur, la rubrica sulla parola italiana della settimana racconta il termine “digiuno” e ricorda come il Giorno dell’Espiazione rappresenti più di ogni altro un’occasione di unità autentica per il popolo ebraico. Dopo 25 ore senza mangiare né bere, non stupisce che le comunità di tutto il mondo abbiamo sviluppato diverse tradizioni circa il pasto per rompere il digiuno. Una storia tutta particolare raccontata su Pagine Ebraiche International arriva da Trieste, dove la grande sinagoga condivide un muro con uno degli storici caffè della città, il San Marco, rifugio di scrittori, studenti, cittadini, e dove per decenni gli ebrei triestini sono andati a “sdigiunare”.
È dedicata al periodo delle feste ebraiche anche la rubrica Double Life di Daniela Fubini, italiana trapiantata a Tel Aviv, che si occupa di un aspetto diverso dei moadim: partenze e arrivi all’aeroporto internazionale di Ben Gurion, viaggi sospesi tra la voglia di tornare in famiglia per le feste e quella di esplorare luoghi mai visti.
La scomparsa di Vittorio Dan Segre, il cordoglio dell’Italia, ebraica e non, sono raccontati al pubblico internazionale di Pagine Ebraiche: oltre al ritratto che ne ripercorre la vita e la carriera di combattente per la libertà in Italia e in Israele, giornalista, diplomatico, è pubblicato il commosso ricordo del direttore di Pagine Ebraiche Guido Vitale, che gli dedica la sua rubrica settimanale It Happened Tomorrow e condivide con i lettori le ultime analisi di Segre sulla situazione in Medio Oriente. “La guerra di Gaza, oltre a rinforzare la compattezza interna, sta facendo prendere coscienza delle vere debolezze di Israele: mercato interno troppo piccolo, ingiustizia sociale, basso livello di educazione scolastica, impedimenti linguistici e soprattutto una smoderata fiducia nella capacità tecnologica militare di sostituire la fantasia e l’inventiva umana. Dove porterà tutto questo? Impossibile immaginarlo anche a causa degli sconvolgimenti internazionali e del crollo della leadership americana. In fondo, come diceva l’economista Keynes, alla fine saremo tutti morti. È vero, ma la scelta di come vivere dipende solo da noi, perché, come insegna la Kabbalah, tutto si decide nel passaggio volontario, in ciascuno di noi, dell’egoismo all’altruismo”.
È il tedesco infine la lingua della settimana sulla rubrica Bechol Lashon. Il ventunenne austriaco Maximilian Aelfers, che ha trascorso un anno a lavorare presso la Fondazione Centro di documentazione ebraica di Milano, racconta il suo viaggio a Predappio, luogo di nascita e sepoltura di Benito Mussolini.

Rossella Tercatin

(29 settembre 2014)