Qui Roma – L’Image Culte, un’indagine sul senso del sacro

IMG-20140930-00630“Non avrei mai fatto questo lavoro se non fossi stata ebrea. L’ebraismo è il punto di partenza, un osservatorio dal quale guardare al rapporto degli ‘altri’ con la religione e in particolare al significato che, in questo ambito, è incarnato dall’immagine”. Nata a Parigi, all’attivo molte mostre tra Europa, Stati Uniti e Asia, la fotografa Chantal Stoman si apre al pubblico romano con la personale “L’image Culte” inaugurata ieri a Palazzo Poli, monumentale struttura che si affaccia sulla Fontana di Trevi.
Un viaggio intenso, tra scatti e interviste video, che approfondisce l’immagine nel culto cattolico e la pratica religiosa nella quotidianità. Tra case private, esercizi commerciali, vicoli e piazze, luoghi di culto: un volto di Roma, ha spiegato Chantal, che l’ha immediatamente stimolata. Iniziando proprio dall’ebraismo, religione che non contempla raffigurazioni sacre, e con l’ambizione di proporre una diversa prospettiva sul tema.
A conferma dell’importanza del rapporto con le proprie origini la mostra infatti si apre con un’immagine, l’unica non relativa al mondo cattolico, che raffigura il salotto di una famiglia ebraica romana. Una famiglia tradizionale, attaccata alla propria identità come testimoniano la menorah e altri oggetti peculiari che vi si trovano esposti. In calce alla fotografia, denominata Bereshit (“in principio”), una citazione dal Talmud: “Ciò che è visibile – si legge – non è che il riflesso di ciò che è invisibile”.
mostra“In occasione di ogni mia visita a Roma, oltre al fascino storico-artistico che questa città esercita – le parole di Chantal – sono stata sempre attratta dalla presenza costante dell’immagine religiosa. A Roma si è infatti costruita nel tempo un’iconografia artistica e simbolica che ancora oggi alimenta nel quotidiano la fede. Da questo presupposto è nato il progetto L’image culte”.
La personale, realizzata in occasione della 13esima edizione di Fotografia – Festival Internazionale di Roma, vede l’impegno congiunto di Istituto nazionale per la grafica, Institut français Italia, Ambasciata di Francia in Italia e Sala 1 – Centro internazionale d’arte contemporanea e sarà visitabile fino al 24 ottobre.
Dopo Roma, L’image culte sarà in esposizione anche a Parigi e in Giappone. E nel mentre Chantal è già al lavoro su un altro progetto, nel solco di quello appena concluso: condurre un’indagine artistica – rivolta a giovani delle diverse culture e tradizioni religiose – che parta da questa domanda: come immaginate Dio?.
Un progetto da sviluppare nuovamente a Roma, città che – conclude – “offre molti spunti in questo senso”.

a.s twitter @asmulevichmoked

(1 ottobre 2014)