Pagine Ebraiche International Edition – Milano capitale del welfare ebraico
Dopo le giornate da protagonista nella cultura ebraica, con il festival Jewish and the City che si è svolto a metà settembre, Milano si prepara a diventare capitale del welfare: in programma dal 21 al 23 novembre la quinta Meeting of Presidents of Jewish Organizations organizzata da European Council of Jewish Communities (ECJC) e American Joint Distribution Committee (JDC) in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e la Comunità del capoluogo lombardo. Educazione, assistenza, lotta all’antisemitismo, leadership e sostenibilità finanziare fra i temi al centro della conferenza, anticipata al pubblico internazionale.
Inaugurata proprio in occasione di Jewish and the City, prosegue con grande successo a Milano anche la mostra su Marc Chagall, e sul mondo colorato ritratto nei suoi quadri che lo hanno reso uno degli artisti più apprezzati del ‘900.
Per i giovani italiani interessati a proseguire i propri studi nelle università israeliane arriva una buona notizia: anche quest’anno verrà offerta loro l’opportunità di sostenere lo psicometrico, il test di ammissione agli atenei dello Stato ebraico in lingua italiana. Su Pagine Ebraiche international edition la riflessione di alcuni giovani.
Appena lasciato alle spalle lo Yom Kippur, il direttore della redazione Guido Vitale ricorda che il tradizionale intervento rabbinico che chiude la giornata è divenuto, in Italia come altrove nel mondo ebraico, un’occasione straordinaria per ascoltare e valutare l’efficacia, la consistenza e la coerenza dei discorsi che abbiamo appen ascoltato.
Parla di Kippur anche la rubrica dedicata alla parola italiana della settimana (sorpresa in questo caso), mentre a riflettere sulla preghiera di apertura dello Shabbat Shabbaton è il professore di letteratura dell’Università di Bar Ilan Yaacov Mascetti.
Nella nuova edizione internazionale di Pagine Ebraiche si raccontano anche gli sviluppi delle vicende relative al Museo della Shoah di Roma, e l’opzione di allestire una sede provvisoria dell’istituzione nella Casina di Vallati, un edificio di proprietà municipale a pochi passi da Portico d’Ottavia, cuore dell’antico ghetto. In occasione del prossimo 27 gennaio, Giorno della Memoria, nelle intenzioni dichiarate dal sindaco di Roma Marino sarà poi posata la prima pietra della sede definitiva, Villa Torlonia, dove Benito Mussolini visse dal 1925 al 25 luglio 1943.
È dedicata al libro “La Mennulara” (la raccoglitrice di mandorle) di Simonetta Agnello Hornby (Feltrinelli) la rubrica Bechol Lashon firmata questa settimana dalla docente dell’Università di Torino Sarah Kaminski.
Rossella Tercatin
(6 ottobre 2014)