Demenza digitale – Francoforte si inchina a Jaron Lanier
È ora di reagire alla minaccia dei monopolisti del web e di difendere la creatività, la cultura e l’intelligenza. Guru dell’informatica e delle reti, musicista, artista e ascoltato analista della società contemporanea, l’americano Jaron Lanier ha ricevuto questa mattina a Francoforte il Friedenpreis des Deutsches Buchhandels, il prestigioso riconoscimento che il mondo tedesco dell’editoria e l’organizzazione dei librai tedeschi assegna alle personalità che si sono contraddistinte con il loro lavoro nel campo della pace, del progresso e dei valori umani.
Lanier è stato premiato per la sua denuncia ferma e lucida dei misfatti e delle minacce alla democrazia e al progresso rappresentati da uso distorto e indiscriminato delle tecnologie e delle reti. I social network, ha detto, accrescono l’asservimento e la povertà, deprimono il mercato del lavoro, avviliscono la creatività, ma soprattutto lasciano spazio alle trame e agli interessi economici e politici di mistificatori interessati solo al facile controllo delle masse.
Nel suo discorso di accettazione, che ha concluso le giornate della Fiera del libro, il punto di incontro della cultura e dell’editoria mondiale, e si è tenuto nella grande sala circolare della Paulskirche, dove nel 1848 si riunì il primo parlamento democratico nazionale tedesco e da allora rappresenta il simbolo della rinascita democratica in Germania, Lanier ha lanciato di fronte a un pubblico commosso un accorato appello per la difesa delle minoranze, della diversità e della creatività. Una denuncia che trae radice nelle sue profonde competenze informatiche, è considerato fra l’altro il padre della realtà virtuale, ma anche nel suo rivendicato itinerario ebraico in quanto figlio di sopravvissuti alla Shoah. A pronunciare il discorso di investitura, che è stato trasmesso in diretta dal primo canale della televisione tedesca e ascoltato da milioni di cittadini, di fronte a molti grandi nomi della cultura e della politica tedesca, la potentissima organizzazione dei librai tedeschi ha chiamato un suo socio di eccezione, il presidente del Parlamento europeo Martin Schultz, esponente di spicco dello schieramento progressista e lui stesso libraio ad Aquisgrana.
I libri di Jaron Lanier “Tu non sei un gadget” (Mondadori) e “La dignità ai tempi di Internet” (Il Saggiatore) sono recentemente apparsi anche in versione italiana.
(Nell’immagine Jaron Lanier nel corso della solenne cerimonia assieme al sindaco di Francoforte Peter Feldmann).
gv
(12 ottobre 2014)