Oltremare – Ritorno a Berlino
La rivoluzione del Milky, la chiamano. Tutto è diventato la rivoluzione di qualcosa, dalla lontana estate del 2011, quando Boulevard Rothschild si è riempito di tende canadesi e giovani famiglie o single hanno passato l’estate in strada, per protestare contro il rincaro dei consumi nella Israele ormai post-post-kibbutzistica. All’epoca, si era chiamata inizialmente la rivoluzione del ‘cottage’, il formaggio fresco a fiocchi che in Israele è fondamentale alla nutrizione quotidiana almeno quanto il cappuccino per gli Italiani.
Risultato: manifestazioni con centinaia di migliaia persone ogni sabato sera, e i prezzi del ‘cottage’ calmierati, in effetti. Adesso tocca al Milky, un budino al cioccolato con sopra la panna, venduto nei supermercati israeliani in confezioni da due o da quattro, il prezzo del quale pare essere il doppio di un prodotto consimile a Berlino. E apriti cielo. La rivoluzione del Milky tiene banco ormai da settimane. Tutti a discutere come e perché a Berlino, meta prescelta da migliaia di giovani e famiglie israeliane alla ricerca di un tenore di vita più accettabile, sia tanto meno cara e più adatta alla costruzione di una vita e di un futuro per le belle famigliole Zabar che si fanno riprendere nelle loro casette tedesche con giardino, che in Israele non si sarebbero mai potute permettere. Ci ho messo un po’, ma ho identificato l’origine dell’orticaria che mi prende ogni volta che sento l’argomento Milky. Oltre al fatto che tutti possiamo vivere senza snack fatti per il 90% di surrogati ed additivi che non fanno neanche bene alla salute. È la chutzpa di chi vuole tutto, dimenticandosi che ogni giorno arrivano al Ben Gurion dozzine di nuovi immigrati che pur di vivere qui, nel nostro paese, sono disposti a un numero altissimo di compromessi. Compreso pagare prezzi assurdi per beni di consumo molto più basilari di qualunque Milky.
Se invece di andare a irrobustire le fila degli israeliani a Berlino rimanessero qui a fare opposizione alle scelte dei nostri legittimi governi, farebbero davvero un servizio a se stessi e ai propri figli. Altro che ritorno a Berlino.
Daniela Fubini, Tel Aviv twitter @d_fubini
(20 ottobre 2014)