Pagine Ebraiche International Edition – Raccontare l’ebraismo italiano al mondo

pe int 27 ottRaccontare al mondo l’Italia ebraica, le sue storie, i valori che la più antica comunità della Diaspora testimonia. Con questi intenti prendeva il via, poco più di sei mesi fa, l’edizione internazionale di Pagine Ebraiche, ogni lunedì mattina nelle caselle di posta di giornalisti, rappresentanti delle istituzioni ebraiche, semplici lettori dagli Stati Uniti alla Francia, dal Regno Unito a Israele. L’inglese, yiddish degli anni Duemila, la lingua prevalente della pagina, che si arricchisce in queste settimane di una collaborazione speciale, quella del Muhlenberg College della Pennsylvania. Protagonisti, gli studenti del corso dedicato alla cultura ebraica italiana e alla Shoah nella letteratura offerto dal Dipartimento di Lingue e tenuto dal professor Daniel Leisawitz. Questa settimana le studentesse Sabina Muccigrosso e Jazmine Pignatello firmano la traduzione dell’intervento dello storico David Bidussa che riflette su come sia possibile trasmettere la memoria e il significato di quanto avvenne negli anni più bui della storia d’Europa alle nuove generazioni.
Come di consueto, inglese ma non solo inglese. Per la sezione Bechol Lashon, viene raccontata in francese la prima campagna contro l’incitamento all’odio avviato da Unione degli studenti ebrei di Francia, SOS Razzismo, il Movimento contro il razzismo e per l’amicizia tra i popoli (MRAP) e la Lega internazionale contro il razzismo e l’antisemitismo (Lycra), con il sostegno di Google. E un passo importante per affermare come le conseguenze dell’odio perpetrato a livello di Stato sovrano non possano godere di impunità è stato sancito questa settimana dalla Corte costituzionale italiana, che ha dichiarato come il principio di immunità degli Stati rispetto alle cause civili non si applichi ai crimini contro l’umanità e crimini di guerra, restituendo ai tribunali della Repubblica la giurisdizione sugli atti compiuti dalla Germania in Italia durante la seconda guerra mondiale, come viene spiegato al pubblico internazionale.
Matrimonio è la parola italiana della settimana, dopo che i festeggiamenti di un matrimonio, precedentemente celebrato in Israele, hanno dato l’occasione per riaprire le porte della splendida sinagoga di Carmagnola.
“Alyia a Berlino, mito o realtà?” anche i lettori di lingua inglese hanno la possibilità di scoprire le riflessioni del demografo Sergio Della Pergola che in un editoriale su Pagine Ebraiche di novembre ha smentito, numeri alla mano, il presunto fenomeno di una immigrazione di massa da Israele a Berlino raccontato negli scorsi da tanti giornali in tutto il mondo.
Torino capitale dei sapori. Si chiude oggi il Salone del Gusto, che, come viene spiegato su Pagine Ebraiche International Edition, ha visto anche la partecipazioni di un gruppo di giovani ebrei operanti nel settore (chef, agricoltori, critici culinari) provenienti da tutto il mondo.
“In fila per Chagall”. Guido Vitale, coordinatore dei dipartimenti Informazione e Cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e direttore della redazione mette in luce nel suo editoriale “It happened tomorrow” il grande successo di pubblico della mostra milanese e come si percepisca chiaramente l’interesse del pubblico per un incontro con l’identità ebraica.

Rossella Tercatin

(27 ottobre 2014)