Fondazione Elio Toaff – Dopo l’asta partono i progetti

Philippe BoulakiaUna scuola in Pakistan, la creazione dell’archivio Elio Toaff, la ristrutturazione degli asili ebraici della Comunità di Roma. Questi i tre obbiettivi da raggiungere attraverso l’asta benefica organizzata dalla Fondazione Elio Toaff lo scorso lunedì sera nelle sale del Museo Maxxi di Roma. Trentuno lotti di artisti diversi ed eclettici; da fotografie a sculture, da ritratti a paesaggi: dalle foto di Golda Meir e Ben Gurion di Roberto Shezen, nato a Milano 1950 e scomparso nel 2002 a Giovanni Albanese che con oggetti rubati dalla quotidianità o dagli scarti crea sculture con lo scopo di sorprendere. “Abbiamo raccolto 106mila euro – spiega Ermanno Tedeschi, il presidente della Fondazione – e siamo più che soddisfatti. La serata è stata un successo sotto tutti i punti di vista. Abbiamo riscontrato una partecipazione altissima; praticamente tutti gli ospiti che abbiamo invitato si sono presentati e hanno affollato la sala. Mi piace sottolineare inoltre che circa l’80% del pubblico presente non fosse di religione ebraica. Trovo che questo sia significativo data la natura della nostra Fondazione che prende il titolo dal rabbino emerito Toaff”. Ad affollare la sala molti volti noti tra cui il ministro di Beni Culturali Dario Franceschini, Mara Carfagna e Luca Barbareschi. “L’asta – continua Tedeschi – è stata incisiva anche per i risultati raggiunti; alcune opere sono state vendute al triplo del prezzo di mercato. Un esempio di questo tipo è il piccolo quadro che raffigura la spiaggia di Tel Aviv dell’artista israeliano Philippe Boulakia. E pensare che l’ho donato proprio io. Vendite del genere sono indicative della volontà di partecipare davvero alle iniziative benefiche che attiveremo”. Ma come è avvenuta la selezione degli artisti? “Alcune opere ci sono state donate da privati e riguardo questo mi sento in dovere di ringraziare Mirella Haggiag, altri artisti sono rappresentati dalla mia galleria ed hanno partecipato con entusiasmo al progetto”. Quali saranno dunque le prossime mosse? “Con questo grande traguardo potremo avviare tutti e tre i progetti; iniziare la ristrutturazione, creare l’archivio Toaff e contribuire con la Comunità di Sant’Egidio alla scuola per la minoranza cattolica in Pakistan. Un nuovo passo in direzione dell’educazione. Proprio come ha sempre insegnato rav Elio Toaff”.

(nell’immagine l’opera di Philippe Boulakia)

Rachel Silvera twitter @rsilveramoked

(29 ottobre 2014)