Comics&Jews – Il fumetto nel sistema culturale
Comics&Jews, il dossier che ogni anno Pagine Ebraiche dedica al rapporto fra fumetto e cultura ebraica è stato presentato oggi a Lucca, mentre le strade iniziano a riempirsi dei tanti appassionati che ogni anno accorrono a Lucca Comics and Games, il grande festival internazionale dedicato ai comics e all’intrattenimento intelligente. Curato da Ada Treves, il dossier è stato introdotto da Guido Vitale, coordinatore dei dipartimenti Informazione e Cultura UCEI, che ha spiegato come la scelta, quest’anno, sia stata di un’apertura sull’estero e su un panorama che vede sempre più i comics occuparsi di temi importanti. “Il fumetto non è più solo una stanza dei giocattoli – ha spiegato – ma ormai da anni è un ambito in cui possiamo trovare argomenti impegnativi, approfondimenti e un’attenzione alla ricerca anche storica prima impensabili.” Giovanni Russo, oltre ad essere responsabile della sezione Comics del festival, ha curato la mostra su Rutu Modan, l’artista israeliana vincitrice nella scorsa edizione del Gran Guinigi, il premio più ambito. “Si è trattato di un’esperienza molto forte e interessantissima sia dal punto di vista professionale che per me personalmente. Avevamo fatto un lungo lavoro di preparazione – ha affermato – anche per poter superare la grande difficoltà che incontrano sempre più spesso coloro che organizzano mostre di fumetti: dato che come molti suoi colleghi Rutu Modan lavora in digitale, non permettendoci così di esporre le sue tavole originali, abbiamo cercato di raccontare la sua identità di artista, di ebrea, di israeliana. Abbiamo così esposto, oltre alle stampe dei suoi disegni, diverse fotografie della sua famiglia, insieme a oggetti che le sono cari, per raccontare quello che è uno dei suoi temi ricorrenti”. In uno dei pannelli della mostra è la stessa Modan a spiegare che nella famiglia ci sono odio, gelosia, amore, tutti i sentimenti più forti. “È come una rappresentazione concentrata della società, di tutte le relazioni che intessiamo con le altre persone”.
La trasformazione di Lucca Comics and Games, poi, è stata oggetto di una riflessione che Russo ha portato avanti dialogando con Emilio Varrà, che in questi giorni sta chiudendo la programmazione di BilBOlBul, il festival di fumetto che si terrà a Bologna a fine mese, con un cambiamento di date che corrisponde a una ristrutturazione dell’idea stessa del festival. “Abbiamo deciso di aprire con un convegno – Editoria senza editori? – che esplora le questioni specifiche poste dal pubblicare fumetti, oggi. Anche con le mostre abbiamo scelto di cambiare direzione: sono comunque sempre un tradimento, visto che portano a esporre tavole che sono invece state pensate per essere lette, per cui abbiamo deciso di provare a raccontare il processo creativo, per tentare di spiegare quali sono i passaggi mentali che nel corso di periodi anche molto lunghi portano a creare un fumetto”. Si tratta di un processo lungo, a volte lunghissimo, sempre complesso e fatto di mille passaggi diversissimi tra loro che portano però a quei risultati che ogni anno Comics & Jews presenta ai suoi lettori, con la convinzione che il processo di integrazione del fumetto nel sistema culturale sia ormai pienamente compiuto.
(30 ottobre 2014)