Premio Letterario Adei Wizo – Parma applaude Mishani

mishaniI libri occupavano ogni centimetro delle pareti alte e ricche di storia della meravigliosa sala Maria Luigia della Biblioteca Platina a Parma, ma anche ogni discorso della cerimonia di consegna del Premio letterario Adei Wizo Adelina Della Pergola, svoltasi ieri pomeriggio. Presente il vincitore di questa quattordicesima edizione del riconoscimento, sostenuto con i fondi della raccolta Otto per Mille dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Dror Mishani, autore del recente romanzo “Un caso di scomparsa” edito in Italia da Guanda, un giallo ambientato in Israele, a Holon. Fra i tre finalisti anche “Quel che resta della vita” (ed. Feltrinelli) di Zeruya Shalev e “Traducendo Hannah” (ed. Giuntina) di Ronaldo Wrobel. La Menzione speciale è andata a “Non temere e non sperare” di Yehoshuah Kenaz. Per quanto concerne il Premio Ragazzi, la vittoria è stata assegnata a Assaf Gavron per il suo “Idromania” (ed. Giuntina). Al secondo posto “Fiori nelle tenebre” (ed. Guanda) di Aharon Appelfeld. La giuria come ogni anno è stata integralmente femminile, composta da appassionate lettrici. “È sempre un grande onore ricevere dei premi, ma in particolare quelli assegnati dai lettori”, ha sottolineato Mishani. Ad aprire l’incontro, presentato e coordinato dalla giornalista del Corriere della Sera Laura Ballio, i saluti delle autorità, tra cui il presidente della Comunità ebraica di Parma Giorgio Giavarini, Stefano Calzolari a nome della direzione della Biblioteca Palatina, e la presidente della sezione territoriale della Adei Wizo di Parma Colette Abitan. “Sono particolarmente contenta che questa premiazione avvenga qui, in un luogo che ha un legame straordinario con il mondo ebraico, dal momento che la Biblioteca Palatina contiene la più grande collezione al mondo di manoscritti ebraici antichi”, ha sottolineato. “Sono veramente soddisfatta di come sia cresciuto e si sia evoluto questo premio in quattordici anni, soprattutto la sezione ragazzi, e come me sono molto orgogliosi anche Mara e Sergio Della Pergola, i figli di Adelina Della Pergola, che ha dato origine e impulso nei suoi primi anni a questo riconoscimento che porta il suo nome”, così ha invece salutato il pubblico la presidente nazionale dell’Adei Wizo Ester Silvana Israel. Ha avuto poi spazio la lettura di brani tratti dai tre romanzi finalisti, interpretati dall’attrice Silvia Zoffoli, seguita da un’intervista all’autore vincitore del premio Dror Mishani, che ha dialogato con lo scrittore Gabriele Rubini, menzione speciale della dodicesima edizione del premio. Tra i temi analizzati da Mishani la letteratura e il rapporto speciale di essa con la realtà israeliana. Pioniere del genere che lui stesso chiama con la parola italiana “giallo”, poco presente se non quasi del tutto assente dal panorama letterario del paese, l’autore ritiene che la letteratura non sia fatta semplicemente per intrattenere ma che debba avere lo scopo di provocare un mutamento nel lettore, rompendo muri psicologici. “La letteratura israeliana è sempre incentrata sul tema dell’identità nazionale, dando risalto solo agli stessi luoghi e città pieni di storia e di significato come Gerusalemme, Tel Aviv, i kibbutz. Invece ho scelto di ambientare il mio romanzo a Holon, la città dove sono nato, costruita così di recente e priva di fascino o particolare bellezza, perché in realtà dietro alle finestre e alle porte chiuse ci sono vite altrettanto affascinanti”.

Francesca Matalon

(30 ottobre 2014)