Avraham…
Il capitolo 12 di Bereshìt, che dà inizio alla storia ebraica, si apre con il comando dell’Eterno ad Abramo “lech lechà”,”vattene via”, che potrebbe anche significare “va verso te stesso”, ossia, alla ricerca di te stesso. Questo processo di individuazione, tuttavia, esige una forma di distacco dal passato, dai preconcetti ereditati, dalle norme sociali e culturali non elaborate consapevolmente. Per questo motivo la gradualità con cui la Torah indica le situazioni da cui Abramo deve staccarsi “dalla tua terra, dal luogo dove sei nato e dalla casa di tuo padre…” non sono disposte in una consequenzialità logistica, ma di altro tipo. “Vattene dentro te stesso”, ascolta la voce che ti viene da dentro e non sempre quella che ti proviene dall’esterno; soltanto attraverso questo processo Avràm, Abramo, diventa Avraham “padre di numerose genti” (Bersehìt,,17;5), un vero universalista.
Roberto Della Rocca, rabbino
(4 novembre 2014)