Nugae – Startup
Certo che questa storia delle startup sta diventando un tantino esagerata. Certo, avere delle idee e poterle realizzare è straordinario. Ci sono così tante persone che a ogni incontro stanno lavorando a qualche idea diversa, spesso e volentieri anche tre o quattro colpi di genio in contemporanea, che però a distanza anche solo di settimane risultano già oltrepassatissimi. Per carità, è tutto bellissimo, ma sembra che con tutte queste lampadine accese non ci si riesca più a concentrare. In realtà, visto che in teoria qualunque cosa è potenzialmente una startup ed è così facile farsi prendere la mano, alla fine ci si diverte. Ecco, adesso per esempio le cronache rivelano che passeggiando per la Fifth Avenue, quella di Manhattan ovviamente, ci si imbatte in grosse sfere di cristallo contenenti non pesciolini rossi bensì psicologi, pronti a offrire la loro assistenza gratis, con tanto di dormeuse. Sotto la campana di vetro ci sono pure una piantina ben curata e un morbido tappeto, così a chi sta dentro sembra proprio di essere in un salotto ben arredato invece che in mezzo alla strada. Per chi sta fuori invece dev’essere un po’ come guardare una puntata di In treatement senza volume. Magari si sono ispirati proprio all’originale israeliano BeTipul Eli Pe’er and Alon Zeipart, le due menti che hanno macchinato questo folle piano. Lo scopo è quello di sensibilizzare sulla disponibilità di supporto terapeutico su internet e che è giusto avvalersene letteralmente con trasparenza. A finanziare e richiedere queste installazioni è stata per l’appunto una startup israeliana, Talkspace, una piattaforma di terapia online. Tutto molto nobile, ma insomma con questa via chic riconvertita a set di Sergio Castellitto sembra che anche loro abbiano un po’ perso il controllo nel turbine inventivo. Poi però si legge che i fondatori di Talkspace sono una coppia telavivese, marito e moglie, Oren e Roni Frank, che ha deciso di creare il sito dopo un brutto episodio che coinvolgeva un amico e una depressione non curata con l’adeguato supporto psicologico. I due si sono informati, hanno scoperto che il 60 percento di persone con problemi psicologici non cerca di curarsi vuoi per ragioni economiche vuoi per difficoltà a trovarsi faccia a faccia con uno psicologo, e hanno raccolto due milioni e mezzo di dollari con cui risolvere il problema. Ecco, così uno legge l’ennesima storia strampalata, decide che stavolta vuole proprio ridacchiare e poi si sente in colpa perché la storia era così triste e lo scopo così nobile. Passeggiatina sulla Fifth Avenue?
Francesca Matalon
(16 novembre 2014)