Oltremare – Neve

dfubiniTutti a fare il tifo perché scenda un po’ di neve sul Monte Hermon, che in effetti è l’unica cosa paragonabile ad una montagna che abbiamo da queste parti, e quando si imbianca resta il montarozzo che è, ma fa un po’ più effetto. Ogni anno i media creano questa aspettativa di neve, che poi ad un certo punto arriva anche (quest’anno potrebbe arrivare già a metà settimana), ma come un sabato del villaggio quel che conta è l’attesa stessa, perchè quando poi la neve davvero arriva la zona di accesso al Hermon viene sbarrata finché la neve non si stabilizza, le piste non vengono battute, e finalmente l’impianto può aprire.
E quelle (poche) volte che scende abbastanza neve per mettere in modo la macchina dell’apertura delle piste, la finestra di utilizzo è poi brevissima. Basta un aumento anche minimo della temperatura per sciogliere la neve e siccome è altamente improbabile che ne cada altra in poco tempo addìo slittini e sci e anche snowboard. Si resta tutti con un pugno di neve bagnata e una colonna di macchine in fila per rientrare.
Come se in un paese freddo ci fossero ogni anno soltanto tre o quattro giorni di vero caldo, e una sola spiaggia agibile, e in quei pochi giorni ci si affrettasse a setacciare ed appiattire la sabbia in riva al mare, costruire vedette per i bagnini, aprire un bar da spiaggia, piantare ombrelloni e mettere in fila le sdraio, e ora che tutto è pronto e si può dare il via all’entrata dei bagnanti si vede già il nuvolone all’orizzonte e il vento – gelido improvvisamente – porta le prime gocce di pioggia.
Ma l’israeliano per natura è giocherellone, e quindi il giocattolo Hermon, con la sua neve breve come uno starnuto non glielo si può negare, soprattutto in questi tempi bigi di violenza e tensioni. Sfogarsi un po’ facendo spensieratamente a palle di neve poterbbe fare molto bene al paese.

Daniela Fubini