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Nella Parashath Toledoth troviamo Rivkah che va a rivolgersi a D-o per sapere il motivo dell’agitazione dei due gemelli che ha nel ventre. Rashi precisa che Rivkah è andata a rivolgersi a D-o nel Beth HaMidrash di Shem e Ever.
Apprendiamo dal Midrash che Yitzchack studiava nel Beth HaMidrash di Shem e Ever, ma non si è parlato in alcun modo di donne che studiassero in modo sistematico presso quel Beth HaMidrash, che era riservato agli uomini.
C’è una proibizione riguardo allo studio della Torah per le donne? È permesso a una donna studiare Torah per se stessa?
C’è differenza a questo riguardo tra le diverse parti della Torah Scritta e Orale?
Il verso più famoso inerente all’insegnamento della Torah e al suo studio si trova nello Shemah Israel: “E le insegnerete ai vostri figli” (Devarim 11, 19); e da qui si discute nella Ghemarah (Kiddushin 29b) sull’interpretazione del verso e se ne deduce (vista la parola “Beneichem” al maschile) che il padre ha il dovere di insegnare Torah ai suoi figli maschi, ma non necessariamente alle figlie femmine. Qui la restrizione parla in modo specifico di insegnamento (VeLimadtem otam) e di studio (ULamadtem itam) tra padre e figlia insieme. E così riporta anche il Midrash Sifrì Devarim 46.
Nella Mishnah, c’è una Machloketh tra Ben Azai e Rabbi Eliezer: “Su questa base deduce Ben Azai: ogni uomo è tenuto a insegnare a sua figlia Torah, così che se dovrà bere, saprà che è il marito che le sospende la punizione. Rabbi Eliezer dice: chiunque insegni Torah ad una donna è come se le insegnasse leggerezza” (Sotah 3, 4).
Le donne sono esenti dalla Mitzvah del Talmud Torah per se stessa. Tuttavia sono tenute a conoscere gli ambiti della Torah Scritta e Orale che riguardano l’osservanza pratica delle Mitzvoth. Per questo motivo sono tenute alla Birchath HaTorah del mattino. A questo proposito si veda il Beith HaLevi 1, 6; il Maharal nel Drush al HaTorah; lo Shulchan Aruch, Orach Chajim 47.
Le donne sono tenute allo studio di tutte le Mitzvoth Negative (Lo Taaseh) di origine biblica (MiDeOraita) e di origine rabbinica (MiDeRabbanan), come anche le Mitzvoth Positive (Taaseh) di origine biblica o rabbinica che sono tenute a osservare (tranne le Mitzvoth Positive legate ad un tempo specifico). A questo proposito si veda lo Shulchan Aruch, Yoreh Deah 246, 6 sulla base di Sotah 21b; Shulchan Aruch HaRav, Hilchoth Talmud Torah 1, 14; Sefer Chassidim 313; Mishnah Brurah 187, 19; Igheroth Moshe, Yoreh Deah 1, 139 e 2, 109.
Le donne sono tenute a studiare il Tanach e le interpretazioni dei Maestri, il Musar, alcune parti della Mishnah e della letteratura rabbinica al fine di coltivare la fede ebraica e l’osservanza della Torah. A questo proposito si veda il Chafetz Chajim in Chochmath HaDath; il Chatam Sofer che studiava le parti Haggadiche del Talmud con la propria figlia; il Gaon di Vilna che in una lettera a sua moglie e a sua madre le sprona a passare lo Shabbath studiando Musar.
Un padre di famiglia deve quindi insegnare alla propria figlia tutte le aree della Torah che le competono. A questo proposito si veda il Sefer Chassidim 313 dove si precisa che si è tenuti ad insegnare tutte le parti della Torah Scritta e Orale necessarie. L’unico limite e lo studio sistematico della Ghemarah; si veda infatti anche il Maharil 199. In alcuni casi oggi il limite allo studio della Ghemarah non è pienamente applicato.
Un marito è responsabile della propria moglie e deve assicurarsi che essa conosca in modo adeguato tutte le aree della Torah rilevanti per lei. Si veda a questo proposito Ighereth HaGrah; Mitzvoth HaBaith p. 94-97.
Marito e moglie sono tenuti a stabilire un momento ogni giorno per studiare insieme particolari aspetti della Halakha, in special modo quelli che hanno necessità di essere ripassati. Si veda a questo proposito il Rav Yosef Chajim Sonnenfeld che era solito studiare con sua moglie lo Shulchan Aruch almeno un ora ogni giorno.
Nei tempi passati, i Maestri non usavano insegnare la Torah Orale alle donne, non era necessario. Ma al giorno d’oggi è comunemente diffuso il fatto che le donne studino la Torah Scritta e Orale. Tuttavia le donne non usano studiare sistematicamente la complessità della logica talmudica. A questo proposito si veda Torah Temimah su Devarim 11, 15 dove si precisa che dal momento che il Talmud afferma che “D-o ha dotato la donna di grande capacità intuitiva, superiore all’uomo” (Niddah 45b), se le donne studiassero la Ghemarah senza però esserne tenute, quindi senza una grande conoscenza alle spalle (come prerequisito), la loro grande intuitività potrebbe portarle a conclusioni errate in merito alla logica talmudica, come è scritto: “Senza conoscenza non c’è comprensione” (Avoth 3, 17). Si veda anche Igheroth Moshe, Yoreh Deah 3, 87.
Una donna che desideri studiare la Torah Orale in modo da approfondire alcuni aspetti specifici della Halachah è tenuta a farlo. E la sua ricompensa equivale a colui che osserva una Mitzvah anche se ne è esente. Su questa base ad una donna è consentito studiare tutte le parti della Torah Orale che sono necessarie per comprendere un aspetto di interesse specifico. Si veda a questo proposito la Tosefta, Kelim, Baba Kamah 14, 9; Pesachim 62b dove si parla di Bruria la moglie di Rabbi Meir che insegnava agli studenti del marito; il Chullin 109b dove si narra delle discussioni Halachike tra Yalta e suo marito Rabbi Nachman; i responsa del Marshal 3 dove si narra che la Rebbetzin Miriam, la nonna del Marshal ha insegnato agli studenti del marito. Per non parlare della contemporanea Nechamah Leibovitch. La storia ebraica abbonda di donne che hanno eccelso nello studio e nell’insegnamento della Torah.
Una donna che si occupa volontariamente delle necessità della famiglia e dell’educazione dei figli al fine di lasciare libero il marito di adempiere all’obbligo dello studio sistematico della Torah per se stesso, ha una ricompensa come se essa stessa avesse studiato Torah in modo sistematico. A presto proposito si veda la moglie di Rabbi Akiva; Ramah, Yoreh Deah 246, 6; Shulchan Aruch HaRav, Hilchoth Talmud Torah 14; Chayeh Adam 10, 4; Chanukah VeMeghillah e Chazon Isch in vari punti su Yssachar e Zevulun.
Una donna non può avere il ruolo di Rav o Dayan, ma se è particolarmente esperta in un campo specifico della Halakha può esprimere il suo responso in merito a una questione di sua competenza. A questo proposito si veda lo Shulchan Aruch, Choshen Mishpath 7, 4 che si basa sul Rambam Hilchoth Melachim 1, 5 dove si precisa che solo l’uomo ha la possibilità di assumere la carica pubblica di Rav o Dayan, dal momento che solo l’uomo è tenuto alla Mitzvah dello studio della Torah per se stessa. In Yevamoth 45b ci si chiede su quale base allora Deborah, all’epoca dei Giudici, ha svolto il ruolo di Dayan per tutto il popolo ebraico. Si danno due risposte: Deborah in realtà insegnava ai Giudici uomini come giudicare. E si trattava di una situazione particolare basata su una profezia esplicita. In Baba Kama 15a c’è un’altra spiegazione: se il popolo accetta volontariamente una donna come giudice, la donna può esercitare pubblicamente la funzione di giudice. La stessa questione è posta in merito alla capacità di testimoniare difronte ad un tribunale, si veda Choshen Mishpath 35, 14.
Tutte le questioni fin qui esposte riguardano generalmente la questione dell’insegnamento della Torah Orale alle donne in modo sistematico da parte di uomini, ma non riguardano lo studio autonomo da parte delle donne.
Questa importante distinzione si evince dalle parole dello stesso Rambam (si veda anche il Perisha su Yoreh Deah 246, 15), il quale non parla dello “studio della Torah da parte delle donne”, ma parla specificatamente soltanto riguardo “all’insegnamento della Torah alle donne”, da parte di uomini. Inoltre lo stesso Rambam precisa che se una donna ha studiato Torah, ha la sua ricompensa.
È bene quindi che le donne ebree studino Torah (Scritta e Orale) in modo approfondito sulla base dei programmi di insegnamento delle varie istituzioni femminili per l’alta formazione in studi ebraici (Beth Yacov, Midrashoth o Michalaloth) e possano essere docenti ad alti livelli.

Paolo Sciunnach, insegnante

(1 dicembre 2014)