Israele – Santa Sede – Vent’anni di relazioni
“Negli ultimi vent’anni si è lavorato molto per portare comprensione e progresso nei rapporti tra i due paesi. Le relazioni tra Israele e Santa Sede sono buone e basate sulla fiducia reciproca. Ora dobbiamo lavorare duramente per arrivare alla firma dell’accordo economico-finanziario”. Così l’ambasciatore israeliano presso la Santa Sede Zion Evrony, in occasione delle celebrazioni del ventesimo anniversario dei rapporti diplomatici tra lo Stato di Israele e il Vaticano. Per ricordare la firma dell’Accordo Fondamentale del 1994 tra i due paesi, che di fatto diede il via a una nuova stagione nei rapporti tra le diplomazie, l’ambasciata israeliana ha voluto organizzare ieri una serata al collegio Urbano di Propaganda fide, sul Gianicolo, con protagonista la cantante israeliana Noa. Ad intervenire in apertura, il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, che ha ribadito l’auspicio di arrivare alla conclusione dell’accordo economico finanziario citato dall’ambasciatore Evrony. Sul tavolo, le attività e il regime fiscale della Chiesa Cattolica in Israele, la giurisdizione dei Luoghi Santi, e la questione dei visti e dell’uso del Cenacolo. Il negoziato dura oramai da diversi anni, da “molto tempo, alcuni dicono troppo, altri dicono: cosa sono pochi anni in rapporto a duemila anni di storia?”, ha sottolineato Evrnoy. Nel suo discorso ha ricostruito i non sempre facili rapporti tra Israele e Vaticano, ricordando tra le tappe fondamentali nell’evoluzione delle relazioni la Nostra Aetate, il documento scaturito dal Concilio Vaticano II del 1965 che ha segnato un nuovo cammino nel dialogo tra mondo ebraico e la realtà cristiana. Anche l’attuale situazione delle minoranze cristiane nel mondo è stata menzionata da Evrony, che ha ricordato la comune lotta contro i fondamentalismi e come in Israele queste minoranze siano tutelate.
Calorosi gli applausi tributati dai presenti alla performance della cantante Noa, esibitasi in passato diverse volte in Vaticano e alla presenza di papa Giovanni Paolo II, a cui ha dedicato alcune canzoni.
Presenti tra gli altri all’evento, il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, il vicepresidente della Comunità ebraica di Roma Giacomo Moscati e il coordinatore del Collegio rav Gianfranco Di Segni.
d.r.
(5 dicembre 2014)