Qui Torino – Ebrei antifascisti, ottanta anni dopo

Ponte Tresa, 11 marzo 1934: Sion Segre Amar, bloccato dagli uomini della milizia con materiale di propaganda antifascista veniva arrestato mentre Mario Levi riusciva a fuggire in Svizzera. Da quell’episodio iniziarono le indagini del’OVRA – la polizia segreta dell’Italia fascista – che portarono alla scoperta del gruppo antifascista di matrice azionista di cui facevano parte Vittorio Foa, Carlo Levi, Leone Ginzburg, Giuliana Segre e Leo Levi, oltre appunto a Sion Segre Amar e Mario Levi. L’arresto per alcuni di loro arrivò poche settimane dopo, il 30 marzo. Un arresto importante, di cui La Stampa diede notizia in prima pagina il giorno successivo e che fu l’inizio di una stagione in crescendo dell’antisemitismo fascista.
A più di ottant’anni di distanza il 9 dicembre a Torino, nel centro sociale della Comunità ebraica, l’incontro “1934 Quegli arresti di ebrei torinesi antifascisti. Il ricordo dei protagonisti nelle parole dei loro figli e nipoti” ricorda quegli avvenimenti e le sue conseguenze sulla storia del fascismo e dell’antifascismo. Al tavolo dei relatori – introdotti dal vicepresidente UCEI Giulio Disegni – siederanno Anna Foa, Bice Fubini, Carlo Ginzburg, Giovanni Levi e Manuel Segre Amar, figli e nipoti dei protagonisti di allora, insieme a Chiara Colombini, dell’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea (Istoreto) che curerà l’introduzione storica alla serata.

a.t. twitter @atrevesmoked

(7 dicembre 2014)