Consiglio UCEI, a confronto su nuovi assetti e modifiche dello Statuto
La procedura di reintegro delle posizioni vacanti degli organismi istituzionali dell’ebraismo italiano e la complessa revisione statutaria hanno caratterizzato, tra i tanti temi all’ordine del giorno, la seconda sessione del Consiglio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane riunito a Roma per l’ultima seduta del 2014.
Ampio consenso per la decisione di prorogare il mandato di mediazione assegnato al Presidente dell’Unione Renzo Gattegna nei confronti della realtà ebraica romana fino all’identificazione di una soluzione adeguata per la sostituzione delle posizioni lasciate vacanti da parte di alcuni Consiglieri dimissionari: il Consiglio ha accolto a larga maggioranza la proposta ribadendo allo stesso tempo la propria piena legittimità e confermando il mandato alla presidenza al fine di completare la composizione. Altre ipotesi emerse nel corso del dibattito sono state momentaneamente accantonate.
Sul fronte della ricomposizione della Giunta il Consiglio ha disposto l’ingresso del milanese Guido Osimo, 53 anni, docente di matematica generale e matematica applicata all’Università Bocconi. Il Consigliere sostituisce nell’organo di governo il collega Raffaele Turiel, che ha lasciato l’incarico per motivi personali.
Molte le modifiche statutarie prese in esame nel corso dei lavori di una giornata particolarmente intensa. Dopo aver concordato che tutti i provvedimenti adottati prenderanno piena efficacia dal gennaio 2016, in modo da non influenzare in alcun modi i processi attualmente già in corso, i Consiglieri hanno meglio definito alcune questioni che avevano suscitato negli scorsi mesi un vivace confronto.
Per quanto concerne i meccanismi di rappresentanza delle singole Comunità viene confermato che le realtà con meno di duemila iscritti possano prevedere, sulla base della propria autonoma scelta, di eleggere rappresentanti nel proprio Consiglio anche per oltre tre mandati consecutivi.
Una più chiara definizione della procedura di cooptazione per la copertura delle posizioni eventualmente rimaste vacanti in seno al Consiglio dell’Unione prevede inoltre che lo stesso Consiglio UCEI scelga, se si verificasse la necessità di un reintegro che vada al di là del subentro dei candidati non eletti in prima battuta, tra una rosa di nomi proposti dal Consiglio della Comunità.
Riguardo alla possibilità delle Comunità di designare in Consiglio rappresentanti non appartenenti alla stessa base comunitaria, il Consiglio ha disposto che tale facoltà sia limitata effettivamente alla eventuale designazione di iscritti alle Comunità stesse, anche tenendo in conto la possibilità offerta dallo Statuto della doppia iscrizione comunitaria.
Approvazione largamente condivisa anche per la proposta di aprire la partecipazione alle riunioni del Consiglio dell’Unione a tutti gli iscritti comunitari che manifestino la propria volontà in questo senso oltre ai rappresentanti degli enti ebraici che partecipano di diritto come osservatori.
I lavori del mattino si erano aperti con l’approvazione di un Bilancio preventivo per l’anno 2015 impostato a una logica di chiara lettura delle risorse a disposizione dell’ebraismo italiano e a un impegno di spesa scandito per centri di costo. Tracciando una panoramica sullo stato economico che caratterizza la vita dell’UCEI, l’assessore al Bilancio Noemi Di Segni aveva evidenziato la crescente dipendenza dell’ebraismo italiano da risorse provenienti dall’esterno e i motivi di preoccupazione che emergono dal recente pronunciamento della Corte dei Conti sulla raccolta dell’Otto per Mille.
Invitato alla riunione dal presidente Gattegna, il presidente dimissionario della Comunità ebraica di Milano Walker Meghnagi ha formulato una nuova richiesta di contributo straordinario a sostegno della kehillah milanese alla luce delle difficoltà finanziare attraversate dalla stessa. Il Consiglio si è trovato concorde sul principio di solidarietà che lega tutti gli ebrei italiani ma, prima di dare il proprio via libera, si è lungamento confrontato sui metodi e sulle strade più adeguate da percorrere.
Ad essere richiesto da parte di molti Consiglieri, infatti, un piano più efficacemente strutturato per rimettere in piedi i conti della scuola comunitaria. Allo stesso tempo si è affermata l’esigenza di avere, nel Consiglio locale, un interlocutore stabile e affidabile risolvendo l’attuale situazione di instabilità originata dalle dimissioni di Meghnagi e di altri Consiglieri.
Accogliendo il contributo sulla base di una proposta formulata dall’assessore al Bilancio Noemi Di Segni, il Consiglio UCEI ha sottolineato che l’ipotesi approvata nel dicembre dello scorso anno (erogazione di un contributo a fronte di un risanamento della scuola) non potrà essere attribuita, proprio in ragione delle attuali carenze, a questo progetto. L’iniziativa va quindi intesa come un’azione determinata dallo stato di emergenza.
Nel proprio intervento il presidente Meghnagi ha inoltre anticipato alcune informazioni relative alle indagini giudiziarie sul comportamento fraudolento di chi, nella struttura amministrativa, ha danneggiato le finanze comunitarie facendo registrare ingenti ammanchi. Nel fare ciò Meghnagi ha spiegato che cinque dipendenti sono stati allontanati.
(15 dicembre 2014)