Informazione – International Edition
La Memoria, un pugno nello stomaco

PEint 150126“La Memoria della Shoah non è un gruppo di parole, la Memoria è un pugno nello stomaco”. Sceglie di citare le parole pronunciate dalla scrittrice Daša Drndić nell’intervista pubblicata sull’ultimo numero di Pagine Ebraiche, Guido Vitale, coordinatore dei dipartimenti Informazione e Cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, per il suo editoriale It Happened Tomorrow che appare sull’odierna edizione internazionale del giornale dell’ebraismo italiano.
Alla vigilia del Giorno della Memoria, è il ricordo della Shoah e i suoi molteplici significati, a costituire il filo conduttore della pagina dedicata al pubblico non italiano.
In apertura, il discorso pronunciato da Sergio Della Pergola, professore all’Università ebraica di Gerusalemme e membro della Commissione per la nomina dei Giusti di Yad Vashem, al Ministero degli Esteri britannico per la commemorazione degli anni più bui della storia d’Europa.
“Come gli eventi delle scorse settimane hanno tragicamente dimostrato, odio e distruzione continuano ad agire nei confronti degli ebrei, che hanno rappresentato in passato e continuano a essere oggi la cartina di tornasole della tolleranza in seno alla società civile – ha sottolineato il demografo – L’odio opera anche contro lo Stato, rappresentato dalle sue leggi e istituzioni che ne garantiscono la sicurezza, e contro la libertà di espressione e la tolleranza nei confronti di opinioni diverse, incarnata dalla stampa. Oggi più che mai sono richieste la massima vigilanza e responsabilità. Nel ritrovarci qui in questo giorno di Memoria, speriamo e confidiamo che l’elevato messaggio di ricordo, solidarietà e gratitudine venga trasmesso all’umanità per le generazioni future”.
Rimarrà esposto in Piazza Castello a Torino il vagone piombato parte della mostra “I mondi di Primo Levi” attualmente aperta a Palazzo Madama: superate le polemiche che avevano visto la Soprintendenza considerare il potente simbolo della deportazione come un problema per l’estetica urbana. Forte l’invito del Centro internazionale Primo Levi, promotore della mostra, a concentrarsi su ciò che essa ha da offrire, al di là della cronaca degli ultimi giorni.
Si terrà stasera a Roma il concerto “Tutto ciò che mi resta”, in cui numerosi musicisti di fama internazionale interpreteranno le musiche composte nei lager nazisti e salvate dal pianista e compositore Francesco Lotoro.
E un importante passo avanti per gli studi sulla Shoah è stato realizzato dalla Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano, sempre più all’avanguardia nella digitalizzazione del suo ricchissimo archivio.
“Luoghi” è la parola italiana della settimana: nella rubrica il racconto dell’importanza e della fisicità dei luoghi di Memoria nella penisola.
È incentrata sulla persecuzione degli ebrei durante la seconda guerra mondiale anche la sezione Bechol Lashon, che questa settimana ospita la rubrica in lingua ebraica “Kol Hasefarim” a firma della docente dell’Università di Torino Sarah Kaminski. È “Destinatario sconosciuto” il libro presentato ai lettori dell’edizione internazionale.
È infine una riflessione di rav Benedetto Carucci Viterbi, preside della scuola ebraica di Roma, che chiude l’edizione settimanale di Pagine Ebraiche (prevalentemente) in lingua inglese: destinazioni e vagabondaggi al centro del pensiero del rav, in una traduzione curata dagli studenti del Muhlenberg College (Allentown, Pennsylvania, USA), che collaborano con la redazione.
 
Rossella Tercatin

(26 gennaio 2015)