Memoria, valore a rischio

rassegnaSul Corriere della Sera ampia anticipazione dell’indagine sulla percezione della Memoria da parte degli italiani condotta dall’istituto di ricerca SWG in collaborazione con la redazione di Pagine Ebraiche. Giunto alla seconda edizione, il rapporto “Scenari di un’Italia che cambia – Speciale per il Giorno della Memoria” parla di un valore sempre più “fragile” e “minacciato” e rilancia la sfida a tutti i livelli – istituzioni, scuola, educatori – affinché questo incommensurabile patrimonio non venga disperso.
“L’analisi che appare nel prossimo numero di Pagine ebraiche, il periodico dell’ebraismo italiano, parla chiaro. L’attenzione è inevitabilmente rivolta al peso della Giornata della Memoria del 27 gennaio nella coscienza collettiva italiana: ‘Abbassare la guardia e considerarla un dato acquisito potrebbe costituire un grave pericolo. Resta necessario al contrario intensificare il lavoro di informazione e cultura, gli investimenti sull’educazione, lo sforzo di sottrarre la Memoria della Shoah al quadro retorico e celebrativo dove vengono spesso relegate le attività istituzionali presenti sul calendario ma – scrive oggi Paolo Conti – poco avvertite nella coscienza della popolazione’”.

Tutto ciò che mi resta Francesco Lotoro, il pianista e musicologo, pugliese che dal 1989 raccoglie la musica composta nei lagerha raccolto finora circa cinquemila partiture, ma – spiega a La Stampa – “ho a casa tredicimila documenti ancora da studiare e scoprire e penso che lì dentro si possano trovare molte sorprese”.
Questa sera a Roma, all’Auditorium del Parco della musica, è in programma “Tutto ciò che mi resta: il miracolo della musica composta nei lager”, concerto che presenta una selezione di musiche scritte nei campi di concentramento, tratte dal patrimonio di memoria messo insieme da Lotoro in tutti questi anni. Saliranno in scena, tra gli altri, la cantate tedesca Ute Lemper, accompagnata al piano dalla pianista Vania Gierig il violino di Francesca Dego e quello gitano di Roby Lakatos, mentre l’attore Marco Baliani racconterà alcune delle storie rievocate dalla musica.

“Siamo il terzo partito, devono temerci”, così Nikos Michaloliakos, leader di Alba Dorata, festeggia dal carcere dove è rinchiuso per omicidio. Il partito di estrema destra ha svuotato in Grecia la forza conservatrice e di governo Nuova Democrazia, e sventolano le sue bandiere con la svastica, anche se i suoi sostenitori dichiarano che “il nostro vessillo ricalca un antico simbolo dell’antica Grecia”. E si prospetta una situazione in cui ogni promessa mancata del partito vincitore sarà nuova benzina nel motore di Alba Dorata “il cui portavoce, Costas Alexandrakis, capelli rasati e sorriso nervoso, avverte nella notte post-elettorale: ‘Tsipras dovrà avere paura di noi’. (Il Messaggero)
La situazione viene analizzata, sulle pagine del Corriere, da Sergio Romano, che scrive: “Alexis Tsipras non potrà sottrarsi all’obbligo di avere una politica finanziaria seria e responsabile. Ma i suoi interlocutori, quando verrà in discussione il problema dell’austerità, faranno bene a ricordare che l’uscita della Grecia dall’eurozona, e forse dall’Ue, non è una scelta immaginabile e ragionevole.”

La Francia è pericolosa per gli ebrei? A poche ore dal Giorno della Memoria, che il 27 gennaio ricorda la Shoah in gran parte dei Paesi occidentali, da Israele arriva un allarme sulla crescita del pregiudizio antiebraico.Un rapporto del ministero della Diaspora israeliano, discusso oggi dal governo, indica un aumento del 100% di atti antisemiti in Francia, dove “i livelli di antisemitismo e violenza controgli ebrei hanno raggiunto nuovi picchi”. Secondo lo studio statistico, durante la guerra di Gaza dello scorso luglio-agosto 2014 il numero di atti antisemiti in Francia è aumentato del 400% rispetto allo stesso periodo del 2013. E per quanto riguarda invece l’antisemitismo islamico il rapporto segnala che “l’antisemitismo islamico si sta rivelando, tra le forme di antisemitismo, quello guida nel mondo occidentale” (il Giornale, Corriere della Sera)

Charlie Hebdo in Israele È notizia di ieri che Charlie Hebdo non sarà nelle librerie israeliane: Charlie Hebdo sarà offerto solo “sottobanco” con prenotazioni online. Nei giorni scorsi, esponenti politici arabi avevano chiesto al premier Netanyahu di annullare la distribuzione della rivista “offensiva dell’Islam”. (Repubblica)

In Israele per sentirsi sicuri Damian Pachter, il giornalista argentino del quotidiano in lingua inglese Buenos Aires Herald che per primo ha divulgato la notizia dell’omicidio del procuratore federale Alberto Nisman si è rifugiato in Israele, paese di cui ha il passaporto e in cui si sente ora al sicuro: “Ero seguito da giorni, temevo per la mia incolumità personale” la sua spiegazione. (Corriere della Sera)

Fuel Choices Le parole di Eyal Rosner, responsabile di “Fuel Choices”, il programma del governo israeliano che vuole spingere il trasporto alternativo, gas, biodiesel e elettrico, al 30% entro il 2020 e al 60 entro il 2025 trovano spazio sulle pagine de la Repubblica Affari&Finanza. Con la scoperta del metano sul fondo del Mediterraneo Israele copre il fabbisogno interno, e con l’export finanzia un fondo sovrano, come i vicini arabi, ma i nuovi giacimenti hanno permesso di tagliare del 15% le tariffe elettriche, e le rinnovabili – insieme alle tante start-up che vi stanno lavorando – rischiano di finire fuori mercato.

Giornata della Memoria, le iniziative Nel settantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz si moltiplicano le iniziative organizzate in occasione della Giornata della Memoria e in tutta Italia ampia è la scelta fra lezioni, film, spettacoli, mostre, conferenze e presentazioni di libri. A Milano in migliaia hanno atteso pazientemente in coda per visitare il famigerato Binario 21, in stazione Centrale, mentre alla Loggia dei Mercanti è stata inaugurata la mostra “Lager d’Europa” ed è aperto al pubblico, per tre giorni, il Memoriale della Shoah. A Roma oltre al concerto all’Auditorium apre al Vittoriano la mostra “La liberazione dai campi nazisti” promossa dalla Fondazione Museo della Shoah, con la cura di Marcello Pezzetti. Il Consiglio regionale anticipa di 24 ore le celebrazioni del Giorno della memoria dedicandole alle vittime degli attacchi di Parigi, mentre alle 14 il sindaco consegnerà le chiavi della Casina dei Vallati alla Fondazione Museo della Shoah. Domani verrà scoperta nel piazzale davanti al Dipartimento del Personale del Comune una targa dedicata ai fratelli Bixio e Aldo Pergola, tra i 50 dipendenti comunali licenziati dopo le leggi razziste del 1938, che morirono ad Auschwitz. A Torino un flash mob ha acceso ieri in Piazza Castello centinaia di candele, che hanno tracciato un binario immaginario diretto verso il vagone ferroviario che segna, davanti alla facciata di palazzo Madama, l’ingresso della mostra “I mondi di Primo Levi, una strenua chiarezza” che sta avendo migliaia di visitatori ogni giorno. E la piazza si è fermata in silenzio per ascoltare le letture dei ragazzi, dedicate a ricordare la deportazione e lo sterminio.

Ada Treves twitter @atrevesmoked

(26 gennaio 2015)