L’ebraismo nel Meridione – Riscoprire le radici

meridione“Per cinquecento anni l’ebraismo del Meridione è stato dimenticato. Il motivo all’epoca era piuttosto semplice: a nessuno importava. Gli unici che potevano avere un qualche interesse erano proprio gli ebrei italiani, ma fino a qualche tempo fa le strutture erano troppo fragili. Ho particolarmente a cuore questo progetto nato per riscoprire e valorizzare le radici del Sud: alcuni a suo tempo lo hanno sottovalutato, ma ci si è poi resi conto di come un’iniziativa del genere sia riuscita a toccare corde profonde di chi si riavvicina e risveglia dei ricordi lontani”. Così il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha aperto i lavori della riunione che ha coinvolto rabbanim e presidenti di comunità sui nuovi progetti per l’ebraismo nell’Italia del Sud. Il presidente continua “Il mio monito è quello di essere preparati e prudenti prima di agire per evitare reazioni traumatiche: bisogna essere delicati verso chi si ritrova a ricostruire il passato dei propri antenati. Aiutati Michael Freund e rav Eliyahu Birnbaum dell’associazione Shavei Israel, lo scopo è quello di portare cultura ebraica nel Meridione, non di fare proselitismo”.
Il rabbino capo di Napoli Umberto Piperno ha poi aggiunto: “Le radici ci sono, adesso abbiamo il dovere di annaffiare”, mentre il il Direttore del Dipartimento Educazione e Cultura Roberto Della Rocca ha concluso: “Quando abbiamo iniziato a parlare sette anni fa di questo progetto, molti credevano fossimo dei visionari. Adesso inizia il percorso che trasformerà questo progetto in qualcosa di ancora più grande”.

(3 febbraio 2015)