Tu Bishvat 5775 – Qui Roma Beautiful Israel per l’ambiente
Per Beautiful Israel Italia, realtà che da due anni collabora con l’associazione fondata nel 1968 dal ministero dell’Interno israeliano per sensibilizzare i cittadini sui temi ambientali, non c’è occasione migliore per festeggiare se non in occasione di Tu Bishvat, la ricorrenza ebraica che celebra gli alberi e la rinascita.
Un capodanno verde celebrato nel corso di una serata alla quale non sono voluti mancare il ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Gian Luca Galletti, il presidente del Wwf Fulco Pratesi, il presidente nazionale di Greenpeace Andrea Purgatori, il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza e Carlo e Marina Ripa di Meana di Italia Nostra in rappresentanza delle quattro più importanti sigle ambientaliste nazionali. Presenti anche l’ambasciatore d’Israele in Italia Naor Gilon, il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna e il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, lo scrittore e presentatore televisivo Piero Angela, Francesco Rutelli e Barbara Palombelli. L’Italian Council dell’associazione si propone di parlare in particolar modo alle nuove generazioni, promuovendo iniziative educative e contrastando ogni forma di degrado. Attraverso collaborazioni, non ultima quella stretta con Legambiente per la festa dell’albero lo scorso novembre, Beautiful Israel Italia organizza momenti di incontro e di arricchimento su temi d’avanguardia come la Green Therapy.
A fare gli onori di casa il presidente di Beautiful Israel Italia Dario Coen: “Quello che ci preme – ha spiegato rivolgendosi agli ospiti – è di creare un gemellaggio tra Italia e Israele, un auspicio che verrà rafforzato anche da un prossimo viaggio del ministro Galletti proprio nella terra che celebriamo questa sera. Sono inoltre orgoglioso di aver riunito questa sera tutte le maggiori associazioni italiane che si battono per la difesa dell’ambiente”.
“Il fatto che il mondo ambientalista si sia riunito per Beautiful Israel – spiega Coen a Pagine Ebraiche 24 – è un grande segnale. Ieri sera attivisti, scrittori celebri come Piero Angela ed istituzioni si sono incontrate e hanno lanciato il segnale di quanto sia forte il rapporto bilaterale tra Italia e Israele nel campo del progresso ambientale. Ora i progetti del nostro Council italiano sono diversi: vogliamo allestire una mostra di cartine che mostrino il territorio e l’ambiente della Palestina prima della Seconda guerra mondiale e della fondazione dello Stato ebraico, organizzare un evento per Pesach, la pasqua ebraica, un viaggio in Israele per le associazioni ambientaliste e una giornata dedicata agli orti”.
“Sono nato a Mantova – racconta l’ospite della serata Angelo Colorni, biologo italiano che vive da anni ad Eilat – e dopo aver prestato il servizio militare sono partito in Israele per un anno. Un anno che si è trasformato in quarantadue. Non è facile lasciare l’Italia per Israele, non è facile abituarsi ad un nuovo stile di vita. Spesso ci si dimentica di quanto il paese sia piccolo, poco più grande del Lazio. Ma il lavoro che è stato fatto per accrescere la consapevolezza sui temi ambientali è stato immenso e ne vado fiero: da quando è stato fondata in Israele sono stati piantati 240 milioni di alberi, l’acquacoltura ha fatto passi da gigante a partire dall’introduzione della carpa e di altri pesci d’acqua dolce, il 50% di bottiglie di plastica vengono riciclate. Si fanno corsi nelle scuole e ogni anno la sensibilizzazione sulla tutela del territorio aumenta un poco di più”.
A prendere la parola è poi il ministro dell’Ambiente Galletti: “Oggi festeggiamo la festa degli alberi e questo ci ricorda di quanto il raccolto sia importante a dispetto del progresso e della modernità. Noi non possiamo prescindere dalla cura dell’ambiente che ci circonda e penso che questo sia un tema che per eccellenza unisce. Abbiamo infatti un obbiettivo comune: dobbiamo vivere tutti in relazione ad esso. Proprio per questo motivo il tema dell’Expo sarà ‘Nutrire il pianeta’. E, anche se non dovessi essere più ministro, tornerò senz’altro il prossimo anno per festeggiare Tu Bishvat”.
L’ambasciatore israeliano Naor Gilon aggiunge: “L’ebraismo ha sempre avuto come fondamento un’attenzione particolare per l’ambiente, nella Torah viene ricordato come durante l’assedio di una città, il Signore ordinò di non distruggere gli alberi. Spero che ci rivedremo presto al padiglione Expo che stiamo allestendo e nella stessa Israele”.
“Tu Bishvat, la festa ebraica dedicata agli alberi e alle primizie – spiega il rav Di Segni – cade il 15 di Shevat, il momento nel quale inizia nuovamente il ciclo della vita e le gemme iniziano a germogliare. Sembrerà strano ma la festa che celebriamo stasera è strettamente legata all’anno fiscale: nell’antico regno di Israele infatti bisognava pagare le tasse offrendo una parte del raccolto. E l’anno fiscale scattava appunto di Tu Bishvat, il capodanno degli alberi. C’è poi una discussione: i due grandi maestri Hillel e Shammai, che come molti sapranno non andavano d’accordo praticamente su nulla, indicavano due giorni differenti per festeggiare. Per Shammai doveva cadere il primo di Shevat mentre per Hillel il 15, questo perché loro si basavano sul clima e la piovosità ed è dimostrato come in Israele a seconda delle regioni essi cambiano sostanzialmente. Fatto sta che per noi l’inizio del regime fiscale diventa una grande festa nella quale è essenziale mangiare la frutta e benedirla”.
Rachel Silvera twitter @rsilveramoked
(La foto è di Ariel Nacamulli)
(4 febbraio 2015)