Master in Cultura ebraica e Comunicazione – Studenti alla prova

esami masterPrime sessioni d’esame al Centro Bibliografico “Tullia Zevi” del Master in “Cultura ebraica e comunicazione” promosso dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Una prima tappa per l’iniziativa che vuole esaminare il rapporto tra ebraismo e comunicazione con cicli di lezioni di storia e filosofia, ma anche studio sul Talmud e sui nuovi media.
Gli esami sono stati inoltre l’occasione per riunire gli studenti fuori sede che seguono e intervengono alle lezioni a distanza e hanno hanno così potuto incontrare il direttore del Master rav Riccardo Di Segni.
“Quale è il significato che Emil Fackenheim attribuisce al termine ‘Tiqqùn’?”, chiede il docente di Storia della filosofia ebraica Massimo Giuliani a una studentessa, che, insieme ad altri tre suoi compagni, ha ottenuto una borsa di studio dell’UCEI. Risposta: la riparazione cui si riferisce il termine è relativa a tre profonde cesure provocate dalla Shoah, che riguardano la vita (e il pensiero) del popolo ebraico, il rapporto con i non ebrei, il cristianesimo e la stessa filosofia.
Già durante la Shoah si potevano intravedere tracce di un percorso verso il ‘Tiqqùn’, per esempio nella quotidiana preghiera pubblica in favore del popolo ebraico del priore Bernhard Lichtenberg che per questo fu deportato e trovò la morte nei campi di concentramento. Che la fedeltà ai precetti non sia stata abbandonata nemmeno nel periodo più oscuro e disperato lo dimostrarono anche quei chassidim, prigionieri nel lager, che scambiarono la loro razione di pane giornaliera con dei tefilin, i filatteri. La gioia raggiunta per l’adempimento della mitzvah consentì loro di sopportare la fame sino al giorno seguente.
Oggi, sostiene sempre Fackenheim, il ‘Tiqqùn’ del popolo ebraico è costituito dallo Stato d’Israele.
La sezione monografica del corso, dedicata appunto al filosofo morto a Gerusalemme nel 2003, ha molto coinvolto molti studenti, che si sono preparati anche sulla storia del pensiero ebraico da Filone a Maimonide.
Per il corso di Storia dell’antisemitismo con la docente Myriam Silvera gli esaminati hanno invece dovuto affrontare una prova scritta: due temi a scelta riguardanti le persecuzioni antiebraiche nella Spagna dei secoli XIV e XV, con particolare attenzione alla Disputa di Tortosa.
Prossimo appuntamento a marzo, per l’esame di Storia ebraica moderna con la prof. Micol Ferrara.

(10 febbraio 2015)