Negazionismo, il Senato approva la legge

Schermata 2015-02-11 alle 12.36.34Il primo grande passo per l’introduzione in Italia di una norma contro il negazionismo della Shoah è stato compiuto stamane dal Senato della Repubblica.. A larghissima maggioranza, infatti, i senatori hanno approvato in queste ore la proposta di modifica della legge del 1975 in merito al contrasto dei crimini di genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra. Il provvedimento approvato al Senato, e che ora passerà al vaglio della Camera, introduce un’aggravante di pena di tre anni se i reati previsti dalla legge del ’75 – ovvero la propaganda, la pubblica istigazione e il pubblico incitamento a commettere atti di discriminazione razziale – si fondano in tutto o in parte sulla negazione della Shoah, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra, come definiti dallo statuto della Corte penale internazionale. Dopo una lunga discussione in aula, da cui era emersa tra ieri e oggi un’ampia e trasversale adesione per l’adozione del provvedimento, si è arrivati al voto con 234 senatori favorevoli, 3 contrari e 8 astenuti. Soddisfazione per questo primo importante passaggio – in attesa del voto della Camera – è stato espresso dal presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, presente in aula assieme a una delegazione dell’UCEI e della Comunità ebraica di Roma. Con l’approvazione al Senato della legge contro il negazionismo è stata scritta “una pagina importante nella storia del nostro Paese”, afferma il presidente Gattegna che ha sottolineato come l’Unione si sia fortemente impegnata, con la collaborazione della Comunità ebraica della Capitale, nel sostenere la necessità del provvedimento. “Un atto di concreto contrasto ad una delle forme più sottili di diffamazione razziale, xenofoba, antisemita e di incitazione all’odio – il commento della senatrice del Partito Democratico Silvana Amati, prima firmataria del Ddl – Un atto che dà finalmente seguito alle dichiarazioni che si susseguono ogni anno in occasione del Giorno della Memoria, affinché simili orrori non possano mai più accadere. Il negazionismo è un inaccettabile abuso di diritto, che non può essere protetto dal diritto alla libertà d’espressione o di ricerca, così come stabilito dalla stessa Corte Europea dei Diritti dell’Uomo”. La senatrice, nel suo intervento davanti ai colleghi, ha richiamato i discorsi pronunciati dal presidente dell’Unione Gattegna nel corso della Giornata della Memoria e delle commemorazioni del 16 ottobre, ricordando le sue parole riguardo alla pericolosità della diffusione di “nuovi nazismi e fascismi” in Europa e nel mondo che falsificano la storia e sono “assassini della Memoria”. A spiegare ai colleghi come la modifica non costituisca in nessun modo limitazioni alla libertà di ricerca e non introduca nel nostro ordinamento un reato d’opinione, il senatore Lucio Malan, secondo firmatario del disegno di legge – di cui è relatrice la senatrice Rosaria Capacchione -, e il presidente della Commissione Giustizia del Senato Nitto Palma. “Si tratta solo di un’aggravante, non dell’introduzione di un nuovo reato – ha spiegato Malan – tutte le libertà sono pienamente salvaguardate”. Malan ha poi ricordato come sia importante che lo stesso Parlamento che nel 1938 approvò le leggi razziste, segnando così il destino degli ebrei italiani, approvi oggi una legge di contrasto al negazionismo della Shoah. “Un atto positivo, doveroso che rende questo paese più civile”, secondo il senatore. Tante le dichiarazioni di voto favorevoli che si sono succedute, tra cui quelle del Movimento Cinque Stelle, di cui è stata approvata una raccomandazione che impegna il governo a impartire direttive affinché in ambito scolastico siano approfondite tematiche relative a crimini di guerra e genocidi. Tra i contrari, il senatore Ncd Carlo Giovanardi che ha espresso più volte il suo no alla proposta. Per Giovanardi affidare alla magistratura il compito di fermare i negazionisti è pericoloso; inoltre il senatore aveva chiesto di limitare il provvedimento alla sola Shoah senza includere i crimini contro l’umanità e i crimini di guerra. Sconcertanti le parole di Lucio Barani, dettosi favorevole alla modifica, che, nel suo intervento durante il dibattito di ieri, ha paragonato la tragedia della Shoah a una presunta persecuzione politica da parte dei magistrati durante Mani Pulite subita dall’ex presidente del Consiglio Bettino Craxi. Contrario invece Domenico Scilipoti Isgrò, che in una confusa citazione di storici come Renzo De Felice e del controverso Ernst Nolte, ha rivendicato la libertà di espressione e di ricerca, che sarebbe stata sacrificata dal disegno di legge sul negazionismo. In ogni caso, ora la palla passa alla Camera, che potrebbe votare il provvedimento in commissione deliberante.

Daniel Reichel

(11 febbraio 2015)