International Edition – Cittadini, Europa e Aliyah
Nel Vecchio Continente prosegue il dibattito sul futuro degli ebrei in Europa. Ad aprire l’edizione internazionale di Pagine Ebraiche di questa settimana è proprio un articolo che racconta come nelle diverse comunità ebraiche, Italia inclusa, si viva l’acuirsi degli attacchi antisemiti e la proposta avanzata da molti leader israeliani di trasferirsi nello Stato ebraico per risolvere il problema.
Emerge tuttavia, dai dati portati in luce dal demografo Sergio Della Pergola citato nell’articolo, che i numeri dell’aliyah europea sono sempre più alti, ma rimangono limitati. Torna poi una rubrica che racconta un altro modo di guardare alle esperienze all’estero, Out of the Boot, “Via dallo stivale” e che ogni mese propone la storia di un giovane ebreo italiano lontano da casa: a febbraio protagonista della storia è Rebecca, liceale 17enne da Roma a Miami. “Ho sempre avuto l’obiettivo di andare negli Stati Uniti. All’inizio è stato uno shock per me. A Roma conosco tutti in comunità. Qui tutto è più grande e dispersivo. Ci sono così tante comunità ebraiche differenti, essere ebrei qui è… normale”, spiega Rebecca.
Bertinoro, città d’origine del grande rabbino italiano Ovadia miBartenura, autore di un fondamentale commento alla Mishnah, ha conferito la cittadinanza onoraria al rabbino capo di Ferrara Luciano Meir Caro. Ed è proprio “cittadino” la parola italiana della settimana, con la sua connotazione di diritti e libertà che lo oppongono al concetto di “suddito”. In omaggio alla imminente festa di Purim, Yaakov Mascetti, docente di letteratura all’Università di Bar Ilan offre un pensiero, prendendo spunto dalle riflessioni del rabbino Shimon Gerson Rosenberg (ShaGaR), sul significato della ricorrenza e il suo rapporto con alcol e destino. Due citazioni sono offerte infine al pubblico internazionale del giornale dell’ebraismo italiano. “Non c’è tempo per nulla che non sia essenziale” recita la frase del neurologo e scrittore Oliver Sacks scelta dal coordinatore dei dipartimenti Informazione e Cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e direttore di Pagine Ebraiche Guido Vitale per la sua rubrica It Happened Tomorrow. Proviene invece dal libro di Irene Nemirovsky, “Suite francese”, il pensiero della sezione Bechol Lashon, questa settimana appunto in lingua francese. “I gravi eventi, felici o infelici, non cambiano l’anima di un uomo, ma la rivelano, come una folata di vento che spazza le foglie rivela la forma di un albero.”
Rossella Tercatin
(23 febbraio 2015)