Processo Stormfront, 39 rinvii a giudizio

rassegnaRichiesta di rinvio a giudizio per 39 persone coinvolte nell’inchiesta sul sito antisemita e neonazista Stormfront sul quale da diversi anni indaga la procura di Roma. Come spiega Repubblica, gli indagati sono accusati — a seconda delle posizioni — “di reati che vanno dalla diffusione di idee fondate sull’odio razziale ed etnico alla diffamazione e alle minacce”. Quella conclusa dal pubblico ministero Luca Tescaroli costituisce un’ulteriore parte dell’indagine che nel novembre 2012 portò all’arresto di quattro persone e alla condanna di Daniele Scarpino (ritenuto l’ideologo del gruppo) a due anni e mezzo di reclusione, di Diego Masi (uno dei moderatori del sito), Luca Ciampaglia e Mirko Viola a due anni e due mesi.

Il pericolo Isis. Sarebbe pronta la strategia Usa per strappare allo Stato islamico la fondamentale città irachena di Mosul. A raccontare i retroscena è Maurizio Molinari su La Stampa: “L’obbiettivo è Mosul perché è la maggiore città dello Stato islamico in Iraq e fu la sua cattura, nel giugno del 2014, a gettare le basi per la creazione del Califfato”. Dopo il rapimento di 150 ostaggi cristiani, inoltre, i controlli si sono moltiplicati in tutto il mondo. Repubblica riporta le parole del capo della polizia di Stato Alessandro Pansa, che alza il livello d’allarme: “In Italia il pericolo si è accentuato”.

Bibi e Obama. “Distrugge il tessuto delle relazioni tra gli Stati Uniti e Israele”, questa l’accusa lanciata da Susan Rice, capo del Consiglio per la Sicurezza nazionale della Casa bianca al premier israeliano Benjamin Netanyahu e alla sua imminente visita negli Usa. Netanyahu ha infatti accettato dai leader repubblicani di parlare al Congresso senza concordarlo con il presidente Obama. Un’azione che fa traballare pericolosamente i rapporti già tesi tra i due (Corriere della Sera). In vista delle elezioni israeliane su Republica un’intervista al politico Naftali Bennett, leader del partito “Focolare ebraico” e ministro dell’Economia. Secondo Bennett, se vincesse la sinistra “sarebbe un disastro”.

Comunità di Roma, al voto il 14 giugno. Come stabilito nelle scorse ore, le elezioni per il rinnovo del Consiglio della Comunità ebraica di Roma si svolgeranno domenica 14 giugno. Corriere e Repubblica riportano le dichiarazioni di alcuni candidati. Ruth Dureghello, già assessore delle scuole ebraiche e rappresentante della lista Per Israele dice: “Io sono Ruth e non sono Riccardo, con tutto il rispetto e la gratitudine per quello che Pacifici ha rappresentato, rappresenta e rappresenterà per l’ebraismo romano”. Maurizio Tagliacozzo, leader della lista Menorah, afferma: “Dobbiamo riportare la comunità a essere comunità, sapendo che il ruolo politico è dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane”. Raffaele Sassun della lista Efshar dichiara: “Dobbiamo rimettere a posto i conti perché la crisi pesa anche sugli ebrei romani”. Non potranno ricandadarsi, avendo raggiunto il limite di mandati consecutivi, l’attuale presidente Riccardo Pacifici e – tra gli altri – i consiglieri Victor Magiar, Stefano Valabrega, Massimo Misano e Scialom Tesciuba.

Un Canetti romantico. Sul Corriere della Sera Pietro Citati presenta gli aforismi pubblicati da Adelphi che il celebre autore Elias Canetti dedicò all’amica e amante Marie Louise Motesiczky: “I due si conobbero a Londra, al tempo dei bombardamenti tedeschi; e la lasciarono per trasferirsi ad Amersham, un grazioso sobborgo della grande città. Canetti teneva i suoi libri a casa della Motesiczky, dove leggeva e scriveva. Non lasciò mai la moglie Vera: il rifiuto di Canetti di scegliere Marie-Louise fece soffrire e logorò l’amica, che lo attese invano per anni”.

Morandi corre a Gerusalemme. A partecipare alla maratona di Gerusalemme il 13 marzo ci sarà un ospite d’eccezione, il cantante italiano Gianni Morandi. “Sarà una bella occasione per rivedere questa meravigliosa città”, ha dichiarato l’artista (Avvenire).

Rachel Silvera twitter @rsilveramoked

(26 febbraio 2015)