Lega a Casa da Pound
Saluti romani, omaggi al Duce, slogan neofascisti a scandire la manifestazione organizzata a Roma dalla Lega Nord insieme a Casa Pound. Una saldatura, quella tra le due forze politiche, che occupa oggi le prime pagine dei giornali. “Per noi non esiste eccesso di legittima difesa. Se entri in casa mia in piedi, devi sapere che puoi uscirne steso” ha affermato il leader leghista Matteo Salvini. Su Repubblica Gad Lerner osserva: “La folla è in visibilio, il comizio non fa rimpiangere quelli di Almirante nella piazza del Popolo fascista di 40 anni fa”. Sul Corriere un inquietante affresco di Fabrizio Roncone. A contrapporsi all’iniziativa leghista una contromanifestazione partita da piazza Vittorio. “Per arginare il pericolo salvinista – si legge sul Messaggero – si mobilitano anche i partigiani, fazzoletto rosso e tricolore”.
Gentiloni a Teheran. Un’intesa per contrastare l’Isis, questa la motivazione con la quale il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, in visita a Teheran, apre nuovi negoziati con l’Iran che prevedono un controllo sulle attività nucleari del paese in cambio di una progressiva eliminazione delle sanzioni. In questo modo l’Iran potrebbe infatti “assumersi responsabilità di primo piano nella lotta al terrorismo islamico e alla minaccia dell’Isis”. Teheran si apre così a nuovi dialoghi internazionali (in primis con gli Stati Uniti) in prospettiva di un accordo generale sul nucleare previsto per fine marzo. Accordo che crea non poche preoccupazioni a Israele, più volte minacciata dallo stesso Iran, e che sarà protagonista del discorso di Benjamin Netanyahu al Congresso degli Usa. Il capo della diplomazia iraniana Mohammad Zarif non si mostra preoccupato e dichiara: “Gli sforzi di Netanyahu saranno vani e non potranno impedire un’intesa” (Corriere della Sera).
Hamas uguale terrorismo. Hamas è un’organizzazione terroristica “scioccante e pericolosa”: a dichiararlo è un tribunale del Cairo. La causa contro il gruppo estremista palestinese che controlla la Striscia di Gaza, scrive il Tempo, è stata intentata da due avvocati, Samir Sabry e Ashraf Said, che lo hanno ritenuto tra i responsabili dei recenti attentati nella regione del Sinai.
Torino, falso allarme vicino alla sinagoga. Duplice intervenento per gli artificieri, al consolato danese e nei pressi della sinagoga. Nel primo caso si trattava di una macchina sospetta, nel secondo di una valigia. In entrambi, dopo il pronto intervento, gli esiti sono stati negativi. Alta la soglia di attenzione delle forze di sicurezza, spiega Il Giornale del Piemonte.
Lech Lechà, il Meridione torna protagonista. Si inaugura domani in Puglia la settimana di arte, cultura e letteratura ebraica Lech Lechà. Un calendario fitto di appuntamenti, illustrato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, che prevede anche la riapertura della sinagoga di Trani alla presenza del presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna e diversi eventi culturali tra i quali un incontro dedicato al rapporto tra giornalismo italiano e Israele con i giornalisti Oscar Iarussi, Stefano Jesurum e il direttore di Pagine Ebraiche Guido Vitale.
Le donne per il dialogo. Su La lettura l’intervista allo scrittore ebreo francese di origine polacca Marek Halter che pubblica il suo nuovo libro Réconciliez-vous!, “un appello alla riconciliazione lanciato a musulmani, ebrei e cristiani”. Halter vede un possibile cambiamento solo grazie all’azione delle donne, e per spiegarlo racconta il suo incontro con l’ex premier israeliano Golda Meir: “Andai a Gerusalemme ad avvisarla che il giorno dopo avrei visto Arafat. Era furiosa. ‘Stringerai una mano macchiata di sangue di bambini ebrei’, mi disse. Le risposi che persino Mosé era andato dal faraone, quello stesso faraone che aveva fatto uccidere i primogeniti ebrei. Ci lasciammo male, senza salutarci. Ma il giorno dopo mi chiamò al telefono per dirmi: ‘Va’!’. Incontrai Arafat con la benedizione di Golda Meir. Sono convinto che oggi, come e più di prima, sono le donne a poter rompere il sistema”.
Francia, raccontare il pregiudizio. Sulla Domenica del Sole 24 Ore, Sergio Luzzatto introduce la mostra parigina “La collaboration 1940-1945”, nella quale si espone “tutto il campionario della caccia all’ebreo: foto, carte di polizia, lettere anonime”. Un’esposizione, spiega Luzzatto, che assume maggior importanza e significato dopo gli ultimi attacchi antisemiti che hanno colpito la Francia.
La satira dopo Charlie. Su la Lettura Claudio Magris riflette riguardo limiti della satira e libertà d’espressione dopo l’attacco alla redazione di Charlie Hebdo e conclude con una domanda: “Come reagiremmo se, in nome della libertà di satira, qualche imbecille facesse delle vignette che sbeffeggiano i vignettisti di ‘Charlie Hebdo’ che, in quanto vite stroncate da abietti assassini, rappresentano veramente l’umanità ossia tutti noi?”.
Rachel Silvera twitter @rsilveramoked
(1 marzo 2015)