Shiducchim

Claudia SermonetaSulla scia del successo dei programmi televisivi americani, stanno avendo un largo consenso i reality shows che coinvolgono coppie e famiglie, storie nelle quali spesso ci si identifica.
L’ultimo in ordine temporale è un nuovo esperimento sociale: “Matrimonio a prima vista”, la dimostrazione che una coppia possa diventare tale scientificamente attraverso lo studio della personalità, dei valori e desideri.
Sei individui, stanchi dei loro rapporti superficiali, si sono rivolti ad un team di psicologi, sessuologi e assistenti spirituali alla ricerca dell’anima gemella.
Hanno accettato coscientemente di sposare sull’altare – con un matrimonio legale – un estraneo, una persona selezionata da questi esperti sulla base di interviste, esperienze e test. Niente corteggiamento, incontri, cene e presentazioni ufficiali.
Interessante seguire gli sviluppi, l’imbarazzo iniziale, la conoscenza, l’instaurazione di un rapporto di fiducia fondato non solo sull’attrazione fisica ma soprattutto sull’impegno, la comprensione reciproca, la comunicazione e la condivisione di valori.
Una volta era consuetudine, spesso nelle famiglie ebraiche si organizzavano questi incontri anche attraverso persone che lo facevano per mestiere o per mitzvà. Nulla di nuovo, nelle famiglie ortodosse ancora è così, si chiamano Shidduchim e spesso funzionano.

Claudia Sermoneta

(1 marzo 2015)