Qui Milano – Comunità verso le elezioni I candidati scoprono le carte
Il 22 marzo la Comunità ebraica di Milano andrà al voto e ieri gli iscritti hanno potuto conoscere i volti e i programmi dei 25 candidati in corsa. Nell’aula magna della scuola ebraica milanese sono state infatti presentate le sei liste che concorrono per le elezioni del prossimo Consiglio della Keillah: quella uninominale di Antonella Musatti, già alla guida delle struttura assistenziali della Comunità milanese; le due liste con nove candidati di Wellcommunity e Lechaim/Ken guidate rispettivamente da Raffaele Besso, assessore al Bilancio del Consiglio uscente, e da Milo Hasbani, Consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane; le liste di Community in Action e Pro Israele per la Comunità (con 3 candidati la prima, due la seconda) e Joe Chalom, che si presenta da solo. Punti cardine dei diversi programmi, il risanamento economico della Comunità – segnata dalle vicende legate alle ingenti somme sottratte dalle casse comunitarie da dipendenti ora allontanati e su cui è in corso un’indagine penale- e l’avvio di un progetto per il rilancio della scuola ebraica ma si è parlato anche di sicurezza, di promozione della cultura, di servizi sociali, di giovani. “Il mio auspicio è che, a prescindere da chi sarà eletto, si lascino fuori dal prossimo Consiglio le contrapposizioni ideologiche. Bisogna lavorare insieme per il bene della Comunità”, l’appello lanciato all’assemblea e ai candidati dal vicepresidente dell’UCEI Roberto Jarach. Una richiesta simile a quella fatta in apertura dal presidente uscente Walker Meghnagi, che non si è ricandidato.
Diversi i volti nuovi in corsa per le prossime elezioni del Consiglio, con 17 posti disponibili e la possibilità per gli elettori di votare fino a un massimo di nove preferenze, anche su nomi appartenenti a liste diverse.
I primi a presentarsi agli iscritti sono stati i nove candidati di Wellcommunity, guidati da Besso: Davide Romano, Vanessa Alazraki, Ilan Boni, Abramo Galante, Daniele Leoni, Sara Modena, Davide Nassimiha, Daniele Schwarz. “Vogliamo continuare il lavoro avviato nel Consiglio precedente”, ha affermato Besso con riferimento alla riorganizzazione delle strutture amministrative della Comunità. Di rilancio della scuola ha poi parlato Daniele Schwarz, sostenendo come sia necessario “pensare ad una fusione con un’altra scuola ebraica di Milano (ve ne sono tre in città)” per contenere i costi dell’istituto, che versa in difficili condizioni economiche. Un’idea non risolutiva, afferma Schwarz, a cui bisogna affiancare l’individuazione di una figura manageriale – un rettore – da porre alla guida della scuola e un progetto per renderla un polo di eccellenza.
La sostenibilità economica della scuola è stato uno dei punti toccati anche dalla lista Lechaim/Ken, che affianca al capolista Milo Hasbani, Daniele Misrachi, Claudia Terracina, Davide Hazan, Margherita Sacerdoti, Gadi Schoenheit, Alberto Levi, Joyce Bigio, Gabriele Tedeschi. Tra i volti nuovi proposti da Lechaim, quello di Joyce Bigio presentatasi come candidata a ricoprire il ruolo di assessore al Bilancio del prossimo Consiglio e attualmente membro del Consiglio di Amministrazione di Rai Way. Efficenza e trasparenza di gestione le parole chiave di Bigio così come della lista Lechaim che tra gli obiettivi si prefissa, oltre al citato risanamento della scuola, anche il potenziamento dei servizi sociali. In chiusura l’appello di Gadi Schoenheit a tutti i candidati “vista la situazione della nostra Comunità, chiedo a tutti di impegnarsi a non dare le dimissioni una volta eletti, se non per ragioni strettamente personali”.
Il duo Miro Silvera, scrittore, e l’avvocato penalista Claudia Shammah di ProIsraele per la la comunità si è messo a disposizione della Comunità. “Siamo qui per puro spirito di servizio”, ha affermato Shammah, proponendo un progetto legato alla giustizia: la costituzione di un Beth Din cui decisioni siano assimilabile, nell’ordinamento civile italiano, a quelle dell’arbitrato.
A presentare Community in action, Michele Boccia – già assessore alle Scuole della Comunità – affiancato da Gabrielle Fellus e Geoffrey Davis. Tre i temi cardine della lista: il risanamento finanziario, la scuola e la sicurezza. Sul punto scuola, si è espresso Davis, consulente d’azienda americano e dal 1991 in Italia: tra gli obiettivi, la pianificazione di un percorso didattico fortemente improntato allo studio dell’inglese, con scambi con scuole ebraiche internazionali.
Ultimo a presentarsi, Joe Chalom, che ha sottolineato di voler mettere “la propria onestà e capacità al servizio della Comunità”.
d.r.
(11 marzo 2015)