Israele verso il voto, il centrosinistra avanti

rassegnaPochi giorni e Israele andrà al voto. Gli ultimi sondaggi danno il centrosinistra guidato da Yitzhak Herzog e Tzipi Livni in forte ascesa, con tre o quattro seggi di vantaggio sul Likud di Benjamin Netanyahu. Proprio a favore dei primi è sceso in campo ieri l’ex presidente della Repubblica Shimon Peres, mentre la squadra del premier denuncia “un complotto internazionale” che sarebbe orchestrato ai danni di Bibi. Sulla Stampa un’analisi di Maurizio Molinari.
Dipinge intanto un quadro a tinte fosche Repubblica secondo cui “dopo cinque anni di paralisi del processo di pace nessuno parla del problema palestinese, né della sorte di Gerusalemme, né dei territori occupati, né si affronta sul serio il conflitto interno tra laici e religiosi”.
La Stampa ospita anche una riflessione dello scrittore Abraham Yehoshua sullo storico rapporto di amicizia tra Israele e Stati Uniti e sui vantaggi ma anche sugli svantaggi che questo comporterebbe. A originare la riflessione il recente discorso di Netanyahu al Congresso di Washington.
Sul Corriere una velenosa risposta di Sergio Romano a un lettore a proposito di antisemitismo, identificazione degli ebrei della Diaspora con Israele, erosione di consensi dello Stato ebraico nell’opinione pubblica.

Mentre infuriano nuove battaglie, mentre nuovo sangue scorre, un dato certifica il dramma siriano: in quattro anni di guerra civile si è spento l’83 per cento delle luci. “C’è il buio nell’anima e il buio nelle strade. La Siria, da quattro anni in guerra con se stessa, è un Paese nelle tenebre”, spiega il Corriere.

Papa Bergoglio festeggia due anni di pontificato. Uno dei suoi migliori amici, il rabbino conservative Abraham Skorke, oggi scrive sull’Osservatore Romano: “Gli anniversari sono propizi a esaminare quanto realizzato nel passato e a progettare il futuro. Si chiude un ciclo per dare inizio a uno nuovo, concatenando entrambi attraverso un profondo sguardo retrospettivo e progettando azioni per il futuro. Sebbene restino ancora molti spigoli da smussare, il cammino tracciato in questi primi due anni di pontificato risulta molto chiaro”. Parole di apprezzamento vengono espresse per il suo impegno nel dialogo interreligioso, nel rapporto con il mondo ebraico, nella costruzione di un futuro di pace.

Cittadini e associazioni tedesche in prima fila per restaurare le lapidi, i simboli e i luoghi di Sant’Anna di Stazzema andati distrutti nell’ultima ondata di maltempo. Sottolinea La Nazione: “Fu la mano tedesca a operare per la distruzione di Sant’Anna. E oggi il paese, spazzato via dalla furia della bufera del 5 marzo, conta sulla rinascita proprio grazie all’aiuto dei ritrovati amici della Germania”.

Il governo impugna la legge della Regione Lombardia sui luoghi di culto, presto al vaglio della Corte costituzionale in quanto – secondo Palazzo Chigi – lederebbe il diritto fondamentale e inviolabile della libertà religiosa. Scrive Repubblica: “La legge ‘anti moschee’, fortemente voluta dalla maggioranza di centro destra del Pirellone, metteva molti paletti per chi avesse avuto intenzione di costruire non solo una moschea, ma anche una chiesa. Infatti fra i primi ad insorgere erano stati gli evangelici, seguiti poi anche dai cattolici, Curia compresa”.

“Giani prese parte attiva alla campagna antiebraica, in nome del cosiddetto ‘razzismo spirituale’: non dovrebbe trovare cittadinanza la pretesa di resuscitare certi personaggi come se fossero esempi positivi”. È quanto afferma il capogruppo Pd in Comune a Varese intervenendo contro una giornata di studio organizzata da CasaPound in memoria di Niccolò Giani, giornalista che fu animatore della scuola di mistica fascista e e firmatario del manifesto della razza (Corriere Milano).

Il Tempo riferisce infine che cinque manifestanti che si opposero al funerale del criminale nazista Erich Priebke ad Albano andranno a processo per gli scontri verificatisi nella cittadina laziale con alcuni militanti di estrema destra.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(13 marzo 2015)