Obama rompe il silenzio

rassegnaDopo il discorso di Benjamin Netanyahu al Congresso, le elezioni in Israele e gli imbarazzanti silenzi, parla il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, in un’intervista concessa in esclusiva all’Huffington Post e pubblicata oggi da Repubblica. Obama si esprime in maniera ferma riguardo il conflitto mediorientale e afferma che “lo status quo deve cambiare” e la costruzione di insediamenti da parte di Israele “non può estendersi ulteriormente”. Obama prosegue: “Ho avuto modo di parlare con Netanyahu, congratulandomi con lui per la vittoria. Gli ho spiegato che continuiamo a credere che una soluzione a due Stati sia l’unica scelta per la difesa d’Israele, se vuole restare un paese democratico”. Riguardo al pericolo Iran e ad un probabile accordo, aggiunge: “Ovviamente c’è molto scetticismo in Israele sull’Iran, comprensibilmente. L’Iran ha fatto dichiarazioni vili, antisemite e sulla distruzione di Israele”. Obama spiega che, proprio per questo motivo, ha da sempre affermato che l’Iran non dovrebbe possedere armi nucleari: “Ciò che potrebbe influire sul nostro possibile accordo è, in primis, capire se l’Iran è pronto a mostrare, a provare al mondo che non sta sviluppando armi nucleari e che ci sia data la possibilità di verificarlo costantemente”.

Il ritorno di Sarkò. Bruciante sconfitta quella per il Fronte Nazionale francese di Marine Le Pen che non si guadagna il posto di primo partito nelle elezioni dipartimentali. A strapparle la vittoria è l’ex presidente Nicolas Sarkozy che, scrive oggi il Corriere della Sera, “pur di riconquistare voti a destra ha finito per fare la campagna proprio sugli stessi temi di Le Pen. Islam, immigrazione e identità nazionale”. Il rilancio di Sarkozy (che con il suo partito Ump raggiunge il 38% alle amministrative) riporta alla vita le ambizioni presidenziali del 2017.

“La sinistra ci ha traditi”, i musulmani francesi votano a destra. Per la prima volta le elezioni amministrative in Francia rivelano un cambio di rotta per i cittadini di fede musulmana che votano a sorpresa la destra. Il Messaggero raccoglie le loro voci, spiegando come la sinistra di Hollande li abbia “traditi” perché troppo lontana dalle periferie e non abbastanza forte nel distiguere l’Islam dal terrorismo estremista.

Londra, ubriachi attaccano la sinagoga. Sei persone ubriache hanno tentato di fare irruzione nella notte in una sinagoga di Stamford Hill e un fedele è rimasto ferito per cercare di non farli entrare. Gli uomini sono stati tutti arrestati e il caso viene considerato di matrice antisemita date le dichiarazioni di uno degli aggressori. Tuttavia, spiega la polizia, niente fa pensare che l’attacco sia stato pianificato o abbia avuto un obiettico specifico. (Il Tempo)

Il partigiano Montezemolo. Sul Corriere della Sera parla Adriana Condero Lanza di Montezemolo, figlia del colonnello Giuseppe Montezemolo, capo del Fronte militare clandestino, medaglia d’oro per la Resistenza, ucciso alle Fosse ardeatine nel marzo del 1944 (domani sarà il 71° anniversario del massacro). La figlia racconta di un eroe dimenticato e riportato alla luce da un articolo di Paolo Mieli e della biografia scritta da Mario Avagliano: durante la Guerra Montezemolo faceva da collegamento tra il governo legittimo del Sud e la Resistenza romana. La figlia del colonnello fa inoltre dichiarazioni su Priebke, collaboratore con Kappler del massacro delle Fosse Ardeatine: “Arrestarlo in anni recenti è stato un errore, era solo un esecutore di ordini” e continua, spiegando che ebbe una corrispondenza epistolare con lui tramite il suo avvocato Paolo Giachini: “Gli chiesi se avesse conosciuto mio padre. Mi rispose di no. Strano per uno che faceva l’interprete in via Tasso. Ma perché non avrei dovuto credergli?”.

Fosse Ardeatine, cerimonia blindata. Domani verrà commemorato il 71° anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine perpetrato dai nazisti a Roma. Durante la cerimonia, per la quale si prevede la massima allerta per la sicurezza, attese le massime cariche dello Stato tra cui il presidente della Reppubblica Sergio Mattarella. A inginoccharsi al Sacrario anche papa Francesco. (Leggo)

Insulti per Noa. Diverse testate riportano la notizia di come la cantante israeliana Noa (voce storica per le sue posizioni di sinistra e pacifiste) sia stata assalita verbalmente all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, accusata da alcuni di essere “nemica di Israele”. Noa ha poi dichiarato di aver avuto l’impressione di trovarsi in “un luogo pericoloso” e ha invitato il premier Benjamin Netanyahu a condannare l’accaduto. Prima di lei anche il cantante Asaf Avidan aveva ricevuto accuse simili. (Corriere della Sera)

Parla Vanessa. Su Repubblica l’intervista a Vanessa Marzullo, la ragazza italiana partita come volontaria in Siria, poi rapita con l’amica Greta Ramelli e infine liberata dopo circa cinque mesi. Vanessa racconta di un lento ritorno alla normalità e di un lungo periodo di silenzio, lontano dai riflettori, per proteggersi dalle diverse polemiche suscitate dalla sua liberazione. La ragazza parla di “fango strumentale nato da beghe politiche” e avverte: “Il nostro viaggio in Siria fatto per portare assistenza alla popolazione non sarà né il primo, né l’ultimo”.

Rachel Silvera, twitter @rsilveramoked

(23 marzo 2015)