Milano – La sfida di lavorare insieme
Perfetto equilibrio, questo il verdetto delle elezioni della Comunità ebraica di Milano tenutesi lo scorso 22 marzo. Dalle urne è infatti risultato un Consiglio diviso a metà tra le due anime della keillah milanese: otto consiglieri per la lista WellCommunity, otto per la lista Lechaim. A completare il quadro, Antonella Musatti, a lungo direttrice della casa di riposo della Comunità e candidatasi da sola per queste elezioni. Otto a otto più uno, dunque, il risultato elettorale che da un lato rispecchia la realtà ebraica milanese, dall’altra pone in salita la questione della governabilità di un Consiglio così suddiviso. “Speriamo che ci si dimentichi della campagna elettorale, che rimanga un capitolo chiuso e ci si concentri ora solo sul bene della Comunità”, l’auspicio di Antonella Musatti all’indomani dei risultati che l’hanno vista posizionarsi al secondo posto tra i candidati eletti, dietro al capolista di WellCommunity Raffaele Besso, assessore al Bilancio dello scorso Consiglio, e davanti al capolista di Lechaim, Milo Hasbani, consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Consapevoli della necessità di collaborare e di superare le fratture, Besso e Hasbani hanno sottolineato come la priorità sia il bene della Comunità e in virtù di questo bisognerà lavorare. Assieme a loro in Consiglio sono stati eletti, in ordine di preferenze, Davide Hazan, Sara Modena, Claudia Terracina, Daniele Misrachi, Rami Galante, Vanessa Alazraki, Davide Romano, Ilan Boni, Daniele Schwarz, Joyce Bigio, Margherita Sacerdoti, Davide Nassimiha, Alberto A. Levi e Gadi Schoenheit. Primo dei non eletti, per nove voti, Michele Boccia della lista Community in Action.
Nessuno dei due capilista, Besso e Hasbani, ha però nascosto le differenze e i contrasti emersi nel passato tra le due liste. “Se ci sono i presupposti, noi siamo aperti a discutere su tutto”, dichiarava Besso, a poche ore dalla chiusura degli scrutini, quando ormai era chiaro il sostanziale pareggio. “Nella nostra lista sono raccolte persone capaci. Abbiamo cercato di puntare sulle competenze, coinvolgendo in questa squadra sia volti nuovi sia persone con esperienza nel passato Consiglio”, ha spiegato Hasbani, ricostruendo la corsa alle elezioni, indette dopo la caduta dell’ultimo Consiglio a seguito delle dimissioni di una parte dei consiglieri e dell’allora presidente Walker Meghnagi. Da qui è iniziata una campagna elettorale che ha visto confrontarsi sei liste e 25 candidati e che a tratti ha preso toni forti, in particolare sui social network. “È inevitabile – la considerazione di Besso – tutti cercano di vincere e le opinioni si scontrano ma da oggi, ora che i risultati sono chiari, non ci devono essere più liti ma solo la Comunità”. Comunità che versa in situazione difficile a causa di una crisi economico- finanziaria preoccupante, aggravata dalla dolorosa vicenda legata alle ingenti somme sottratte dalle casse comunitarie da dipendenti ora allontanati. Sul caso è in corso un’indagine penale e la Comunità sta lavorando per tutelarsi nelle sedi opportune e sul punto c’è assoluta condivisione da parte degli eletti. “Credo che in fondo siano tanti i punti in comune perché se andiamo a vedere i manifesti elettorali troveremo idee e proposte simili” afferma Musatti, che si era presentata così agli elettori milanesi: “In 67 anni di vita e in 43 di attività professionale, mi sono sempre impegnata per uno scopo: creare situazioni di collaborazione e solidarietà facendo tornare i conti per tutti”. Una capacità necessaria alla luce di una situazione comunitaria, come si diceva, complicata. E mettere mano ai bilanci è una delle priorità del nuovo Consiglio. “Una delle prime cose da fare – spiegava Besso – è preparare un Bilancio preventivo per il 2015, che non era possibile fare prima in quanto il Consiglio era decaduto”. A tracciare delle esigenze per l’immediato futuro anche Hasbani, sottolineando la centralità della scuola, uno dei temi più dibattuti nel corso della campagna elettorale, con la proposta venuta da più liste di trovare una modalità per collaborare con le altre due scuole ebraiche di Milano e ammortizzare i costi. E poi i servizi sociali, i giovani, la casa di riposo, l’organizzazione contabile. Sono molte le sfide che aspettano il nuovo Consiglio, con l’auspicio di tutti gli iscritti perché riesca a lavorare unito per il bene di tutto l’ebraismo milanese e non si torni nuovamente al voto come accaduto a marzo.
Daniel Reichel, Pagine Ebraiche Aprile 2015
Il Consiglio in equilibrio, tra volti nuovi e conferme
Raffaele Besso, Antonella Musatti, Milo Hasbani, Davide Hazan, Sara Modena, Claudia Terracina, Daniele Misrachi, Rami Galante, Vanessa Alazraki, Davide Romano, Ilan Boni, Daniele Schwarz, Joyce Bigio, Margherita Sacerdoti, Davide Nassimiha, Alberto A. Levi e Gadi Schoenheit. Riparte da loro, dai nuovi 17 Consiglieri, la Comunità ebraica di Milano per voltare pagina e continuare il risanamento di una realtà che vuole ripartire, rilanciarsi e dare delle soluzioni alla difficile situazione economico-finanziaria in cui versa. Dovrà farlo senza una reale maggioranza consiliare, superando pertanto le divergenze del passato che dividono le due liste principali approdate in Consiglio, WellCommunity e Lechaim, che alle elezioni dello scorso 22 marzo hanno visto eleggere otto consiglieri ciascuno. In questo equilibrio si è inserita Antonella Musatti, candidatasi da sola, e seconda per numero di preferenze ottenuto alle urne (795). Il primo degli eletti è stato Raffaele Besso, assessore al Bilancio del Consiglio uscente e capolista della lista WellCommunity, dettosi “contento per una vittoria morale” in riferimento al successo personale per il numero di voti ottenuto (824). Sul terzo gradino, Milo Hasbani, capolista di Lechaim, che sottolinea, in prospettiva futura, le grandi capacità delle persone della sua lista entrate in Consiglio. Tra questi volti nuovi come campagna elettorale come candidata al ruolo di assessore al Bilancio e attualmente membro del Consiglio di amministrazione di Rai Way. O Alberto Levi e Margherita Sacerdoti, la cui aspirazione è di occuparsi rispettivamente di comunicazione e di giovani. Poi ci sono conferme come Davide Hazan, assessore alla Scuola dello scorso Consiglio, sempre della lista Lechaim e quarto per numero di preferenze ottenute dagli elettori. E di scuola aveva parlato anche Daniele Schwarz, in quota WellCommunity (riconfermato dallo scorso Consiglio), nel corso dell’Assemblea di presentazione agli iscritti delle diverse liste. Sulla sicurezza legata ai social network, in quell’occasione, era intervenuto Ilan Boni (564 voti). Tanti i volti che andranno a comporre un Consiglio sulla carta diviso. Punto decisivo per una buona riuscita del lavoro consiliare la divisione dei ruoli tra i vari eletti, come l’assessorato al Bilancio e alla Scuola, che in una situazione di assenza di maggioranza costituiscono questioni delicate da risolvere.
Italia Ebraica Aprile 2015