Riad-Teheran, è guerra in Yemen

rassegnaIn Yemen è guerra per il controllo del Medio Oriente tra Arabia Saudita e Iran, tra sunniti e sciiti (La Stampa). Da Riad è partita l’offensiva su il territorio yemenita per sconfiggere i ribelli sciiti houthi, sostenuti da Teheran. L’Arabia Saudita, come racconta Molinari su La Stampa, può contare sull’appoggio di paesi come l’Egitto, Pakistan, Giordania, Qatar, Marocco, tutti preoccupati dalle mire espansionistiche iraniane. Lo Yemen, inoltre – spiega Repubblica – è una zona vitale per l’economia dell’area, essendo uno snodo chiave per il traffico del petrolio: “Nello Yemen si gioca una partita decisiva per gli assetti del mondo, in un conflitto niente affatto locale”.

Da Torino a Tunisi contro il terrorismo. Il sindaco del capoluogo torinese Piero Fassino parteciperà domenica alla manifestazione indetta contro il terrorismo nella Capitale tunisina, ancora scossa dall’attentato al Museo del Bardo in cui sono morte oltre 20 persone, tra cui quattro italiani, due dei quali – ricorda La Stampa – legati al Comune di Torino.

Milano, il dopo Pisapia. Tra i nomi nella rosa dei candidati per il prossimo candidato sindaco di Milano in quota Pd, il Giornale cita come favoriti Emanuele Fiano, parlamentare del Partito Democratico, e Giuseppe Sala, Commissario unico di Expo 2015.

Una Polonia che cambia. Varsavia, la nuova Berlino, scrive il Corriere della Sera, raccontando il rilancio della Capitale polacca. “Un dinamismo – scrive il quotidiano – che ha il suo simbolo più recente nel Museo Polin, aperto da cinque mesi e che ripercorre un millennio di storia del popolo ebraico. II Polin (nome ebraico della Polonia www.polin.pl) non vuole essere un Memoriale dell’Olocausto, come lo Yad Vashem di Gerusalemme ma una nuova idea di esposizione (l’edificio è firmato dal finlandese Rainer Mahlamäki) dove sale interattive ripercorrono la complessità dell’incontro fra le culture ebraica e polacca a partire dal dodicesimo secolo compresa la ricostruzione di una sinagoga in legno del diciassettesimo secolo”.

Peres all’Expo. Nel corso della sua visita in Israele per il World Expo Tour della Regione Lombardia , il governatore Roberto Maroni ha incontrato il presidente emerito Shimon Peres. “Peres sarà a Milano per Expo 2015, probabilmente nel mese di settembre e sarà ospite di Regione Lombardia”, ha dichiarato Maroni (Corriere Milano).

Argentina, cadono le accuse su Kirchner. La Camera Federale argentina ha respinto il «dossier» di Alberto Nisman contro la presidente Cristina Kirchner, nel quale il procuratore argentino, trovato morto lo scorso l’8 gennaio e la cui causa del decesso è ancora ignota, l’accusava di aver usato la propria influenza per garantire l’impunità dei dirigenti iraniani, ritenuti responsabili della strage del 1994 contro l’Amia, il centro ebraico di Buenos Aires (Corriere della Sera). Nell’attentato morirono 85 persone e oltre 300 furono i feriti.

Israele. “Sgambetto americano a Netanyahu: rivelati i segreti nucleari israeliani” titola Libero, in un articolo a firma di Daniel Mosseri. “Il Pentagono, rende noto la stampa israeliana, ha desecretato un rapporto del 1987 dal titolo ‘Critical Technological Assessment in Israel and NATO Nations’”, riporta Mosseri. Una mossa che sarebbe un’avviso a Israele perché non intralci le trattative con l’Iran proprio sul nucleare.

Calcio. L’Hakoah, gli “ebrei invincibili” amati da Kafka. Su Avvenire la storia del club sionista, fondato nel 1909, lo Sport Klub Hakoa, che vinse il campionato austriaco nell’annata 1924-1925 e in cui militò il celebre Bela Guttmann. Tra i supporter dell’Hakoa, anche lo scrittore Franz Kafa. Molti di quei campioni, con l’avvento del nazismo, verranno assassinati nei campi di concentramento.

Chi è Salvini. Su l’Espresso un ritratto del leader della Lega Nord. “Dietro l’aspetto determinato e intransigente del segretario leghista Matteo Salvini si nasconde un’anima arcitaliana e un po’ indolente. Ritratto di un leader flessibilissimo”.

Milano, solidarietà. Visita in sinagoga del consigliere regionale Fabrizio Cecchetti (Lega) dopo l’atto vandalico che visto qualche teppista macchiare di vernice rossa la bandiera di Israele, esposta al centro della città assieme a quella degli altri paesi ospiti di Expo 2015 (Il Giorno Milano).

Daniel Reichel

(27 marzo 2015)