Museo della Shoah, preoccupazione per i fondi

rassegnaUna nuova deroga al patto di stabilità è quanto serve al Museo della Shoah di Villa Torlonia per avere i fondi per la sua realizzazione. Ma la situazione, riporta Alessandro Capponi sul Corriere della Sera, preoccupa il Comune di Roma, che versa in una condizione economica difficile. “I soldi ci sono, ci saranno” precisano in Campidoglio. “Come trovarli e quando saranno disponibili, però, è presto per dirlo”, riporta Capponi che poi ricorda l’appuntamento odierno a Montecitorio con il convegno ‘Quale Memoria per quale società? I musei della Shoah nel terzo millennio’. “Apriranno i saluti del presidente della Camera, Laura Boldrini, del ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, del presidente delle Comunità ebraiche, Renzo Gattegna, e del presidente della Fondazione, Leone Paserman; dopo la lectio magistralis di Marcello Flores d’Arcais, Piero Angela, Corrado Augias, l’architetto Luca Zevi e Micaela Procaccia (Mibac), moderati da Saul Meghnagi, tratteranno di «spazi fisici e spazi virtuali»; alle 12.15, moderati dalla docente di Storia moderna e contemporanea Anna Foa, interverranno tra gli altri il presidente della Commissione diritti umani del Senato, Luigi Manconi, e il presidente onorario della fondazione Museo della Shoah, l’ex ministro della Giustizia Giovanni Maria Flick”.

Bologna, tanti progetti per un Memoriale. Sono 284 le proposte arrivate in risposta al bando per la realizzazione a Bologna di un Memoriale dedicato alle vittime della Shoah. “Un’opera il cui valore culturale e simbolico ha permesso a Bologna di avere l’attenzione di gran parte del mondo dell’architettura”, dichiara a Repubblica il presidente della Comunità ebraica bolognese Daniele De Paz. “La commissione giudicatrice, presieduta da Peter Eisen-man, l’autore del Memoriale “gemello” di Berlino, sceglierà tre elaborati che saranno sviluppati grazie a un finanziamento di 30 mila euro da parte della Fondazione Del Monte. Uno di questi sarà designato vincitore entro il 30 giugno. La premiazione avverrà in settembre in Sala Borsa in occasione della Giornata europea della cultura ebraica”.

Il genocidio armena: Turchia contro la Santa Sede. Tensione tra Ankara e il Vaticano dopo le parole di Bergoglio su genocidio armeno (Corriere della Sera). La situazione è tanto complicata, scrive La Stampa, che alcune minoranze ora temono in Turchia per la propria incolumità. Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni definisce “ingiustificate” le dure parole turche “il papa viene da un Paese che accolse i nazisti per questo parla di genocidio”, il commento di Ankara. Ma le parole di Gentiloni e l’atteggiamento di Roma sulla questione secondo Paolo Lepri (Corriere) sono state eccessivamente caute. Su Repubblica Gad Lerner denuncia come “l’impoliticità di papa Francesco mette a nudo anche l’imbarazzante cinismo degli Stati e dei governi refrattari a assumere la priorità dei diritti umani quando in gioco ci sono interessi economici, militari e geopolitici”.

L’etica ebraica e la tragedia armena. Quanto dichiarato dal papa è invece occasione per la riflessione della storica Anna Foa su Avvenire, sul legame tra il mondo ebraico, la Shoah e il genocidio armeno. Come il fatto che il termine genocidio “fu coniato nel 1944 da un giurista ebreo polacco, Raphael Lemkin, rifugiato negli Stati Uniti, proprio riflettendo sul genocidio armeno e su quello che ancora si stava svolgendo in Europa, il genocidio del popolo ebraico, la Shoah”. O come il fatto che “Il primo sostenitore della causa ar mena fu un altro ebreo, l’ambasciatore statunitense Henr y Morgenthau, che scrisse per denunciarlo al mondo un impor tante “Diario” recentemente pubblicato in italiano”.

Günter Grass, testimone controverso. A 87 anni è morto Günter Grass, scrittore tedesco premio Nobel per la letteratura e autore del celebre il Tamburo di latta. Denunciò il passato nazista della Germania e il tentativo di rimozione di responsabilità da parte del paese, per poi confessare di essersi arruolato da giovane nelle SS. Tra gli altri lo ricordano, Gian Enrico Rusconi su La Stampa, Pierluigi Battista sul Corriere mentre Repubblica sottolinea le controverse prese di posizione di Grass contro Israele, che scrisse addirittura una poesia in cui definiva lo Stato ebraico più pericoloso dell’Iran. “Una stupidaggine”, la risposta a quelle parole di Yehoshua (La Stampa).

L’italiano che combatte contro l’Isis. Su Repubblica l’intervista a Karim Franceschini che per tre mesi ha combattuto assieme ai curdi a Kobane contro l’Isis. Il padre combatté in Italia nella Resistenza.

Mosca arma Teheran. II Cremlino sblocca la vendita dei missili S-300 all’Iran e Israele reagisce denunciando la “legittimazione del riarmo di un regime terrorista” per effetto dell’intesa di Losanna sul nucleare. A scrivere delle preoccupazioni israeliane per la mossa russa, Maurizio Molinari su La Stampa.

Milano e la Brigata ebraica. Il Giornale riporta delle polemiche legate alla manifestazione milanese per la festa della Liberazione e alla presenza delle bandiere della Brigata ebraica al corteo, oggetto in passato di insulti da parte di alcuni facinorosi, che quest’anno sfileranno affiancate da quelle del Pd.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked

(14 aprile 2015)