Milano – Per assicurare la governabilità
nasce la presidenza bicefala

Schermata 2015-04-16 alle 13.15.00L’inedita soluzione di una presidenza bicefala per governare la Comunità ebraica di Milano. Raffaele Besso e Milo Hasbani sono i nuovi presidenti della Keillah lombarda. Questa la decisione votata all’unanimità ieri sera dal Consiglio comunitario milanese. A un mese dalle elezioni, che avevano sancito un equilibrio tra le due anime della Comunità incarnate dalle liste WellCommunity e Lechaim (ciascuna con otto Consiglieri eletti), il nuovo Consiglio ha deciso di intraprendere la via della coabitazione e dare un segnale di collaborazione a partire dal suo vertice, la Presidenza. “Era l’unica via possibile per superare le divisioni”, afferma Hasbani. Convincimento condiviso da Besso, assessore al Bilancio del Consiglio precedente, dettosi “fiducioso per il futuro” e ottimista per quella che definisce una “buona soluzione che risponde ai desiderata dell’elettorato comunitario che vuole una collaborazione tra le due liste con la figura di Antonella Musatti come garante”. Sarà proprio Musatti, seconda in ordine di preferenze alle elezioni dello scorso 22 marzo, a ricoprire la vicepresidenza e a svolgere il ruolo di anello di congiunzione fra i sedici colleghi di Consiglio, ricoprendo anche il ruolo di coordinatrice del direttivo milanese nonché di assessore alla Casa di riposo di cui per dodici anni è stata direttrice. E sempre all’insegna della condivisione di responsabilità, anche gli assessorati sono stati divisi equamente tra WellCommunity e Lechaim: Joyce Bigio è il nuovo assessore al Bilancio e alla pianificazione e controllo economico, a Ilan Boni è stato affidato l’assessorato ai Giovani, Davide Hazan alla Scuola, Sara Modena per il Culto, Davide Romano alla Cultura mentre Claudia Terracina è l’assessore al Personale e organizzazione. “Tutti gli assessori sono già al lavoro e anche con Besso c’è concordanza su come muoverci. Speriamo di portare a casa insieme risultati”, l’auspicio di Hasbani che ha ricordato come la necessità di trovare un accordo, ottenuto dopo lunghe trattative, sia stato fortemente caldeggiato dal rabbino capo di Milano rav Alfonso Arbib così come dal presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna. E il rav ha ribadito anche ieri, nel corso della prima riunione di Consiglio, l’invito a tutti ad andare oltre le divisioni per il bene dell’ebraismo milanese, rimasto sconvolto un anno fa dalla scoperta di ingenti sottrazioni dalle casse comunitarie da parte di dipendenti ora allontanati. Un caso doloroso su cui è in corso un’indagine penale e che ha segnato la Comunità, già in una situazione difficile sul versante economico e organizzativo.

Ora il nuovo Consiglio, eletto a seguito della caduta del precedente, cerca di voltare pagina, anche attraverso il compromesso della copresidenza, una soluzione presa in deroga al regolamento vigente. “La presidenza sarà congiunta – spiega Besso – il che vuol dire che io e Milo, con cui sono amico da tempo, faremo tutto insieme. La Comunità avrà una doppia rappresentanza legale come nelle società in cui ci sono due amministratori delegati”. Besso andrà inoltre ad affiancare, in qualità di vice-assessore, Joyce Bigio sul fronte del Bilancio: “è un modo sia per avere nuove competenze sia per dare continuità a quanto fatto nel recente passato. Cercherò di essere d’aiuto e di supporto al nuovo assessore”. Altri cinque consiglieri ricopriranno il ruolo di vice-assessori: Vanessa Alazrachi (Rsa e Welfare), Alberto Levi (Culto), Davide Nassimiha (Scuole), Margherita Sacerdoti (Giovani), Gadi Schoenheit (Cultura con delega dei presidenti per il Festival Jewish and the City).

Sono state poi assegnate alcune deleghe tra cui quella per i Tributi e il fund raising ad Hasbani, che condividerà con Besso quella per i Rapporti con le istituzioni; quella per Expo a Romano e Levi e la comunicazione interna a Daniele Misrachi.

Tra le delibere approvate ieri, anche l’impegno a ricostituire il comitato promotore per il Festival di cultura ebraica Jewish and the City, sotto la supervisione di rav Roberto Della Rocca, e la creazione di una commissione che si occupi di proporre una riforma del sistema elettorale della Keillah milanese.

Daniel Reichel

(16 aprile 2015)