Rav Elio Toaff (1915-2015)
Viva commozione in tutta Italia per la scomparsa del rabbino emerito di Roma Elio Toaff, che avrebbe compiuto 100 anni tra pochi giorni. Rabbino capo della Capitale per mezzo secolo, dal 1951 al 2001, rav Toaff è stato una delle figure più eminenti del Novecento italiano grazie a parole e gesti che sono passati alla Storia, primo tra tutti l’abbraccio in sinagoga con papa Giovanni Paolo II, durante la sua storica visita del 13 aprile 1986. Leader spirituale e morale, uomo del dialogo, partigiano che lottò per la democrazia e per la libertà: la straordinaria figura del rav Toaff viene tratteggiata su tutte le testate con rilievo ed emozione.
“Piangiamo in queste ore la scomparsa di un uomo straordinario. Un punto di riferimento, un leader, una guida spirituale in grado di segnare il suo tempo e il tempo delle generazioni che ancora verranno”, ha affermato il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna nell’apprendere la notizia. “I gesti e gli insegnamenti che hanno caratterizzato il magistero e la lunga vita del rav Elio Toaff – le parole del presidente UCEI, riportate dai principali quotidiani – rappresentano infatti uno dei momenti più alti nella storia, non solo dell’ebraismo italiano ma dell’intera nazione”.
A rendergli omaggio anche il primo ministro Matteo Renzi, che ha partecipato ieri sera alla veglia di preghiera organizzata dalla Comunità ebraica romana, per poi recarsi in visita ai familiari del rav, assieme al presidente Riccardo Pacifici e al rabbino capo Riccardo Di Segni. “Un grandissimo italiano” ha twittato il premier.
Emozione e cordoglio anche sui giornali in edicola questa mattina. “Addio a Toaff, rabbino d’Italia”, titola il Corriere della sera. In un fondo che appare su Repubblica Adriano Prosperi annota: “Il suo volto e la sua parola simpatica e viva di livornese erano familiari a tutti gli italiani da moltissimo tempo, il suo nome evocava un generale moto di profondo rispetto e stima”. Sulla Stampa Elena Loewenthal scrive: “Con Elio Toaff, che il prossimo trenta aprile avrebbe compiuto un secolo, se ne va la figura più rappresentativa e al tempo stesso più unica del mondo ebraico italiano”. Sulla stessa lunghezza d’onda Giorgio Israel (Messaggero), che parla della sua figura come di “un esempio da seguire” e “un incoraggiamento ad andare avanti”.
I funerali del rav Toaff si svolgeranno nel pomeriggio presso il cimitero ebraico di Livorno, sua città d’origine.
Ricordare. Sono passati 70 anni dalla strage di Bullenhuser Damm, e oggi la commissione Cultura, scienza e istruzione della Camera ricorderà il tranello cinico e crudele che portò alla morte i bambini del Kinderblock di Auschwitz. Umberto Gentiloni, su La Stampa, racconta la storia di Sergio De Simone, che aveva sette anni. Era cugino di Andra e Tatiana Bucci, che oggi insieme a Maria Elena Boschi, Renzo Gattegna, Riccardo Di Segni, Marina Sereni e molti altri saranno a Palazzo San Macuto per commemorare quanto emerso grazie al lavoro di Günther Schwarberg e al suo libro del 1980 (“Der SS Arzt und die Kinder vom Bullenhuser Damm”).
Omaggio a Pirani. Parteciperà anche l’ex presidente Giorgio Napolitano al funerale di Mario Pirani, insieme a colleghi, esponenti del mondo politico e della cultura, che già hanno voluto rendere omaggio allo scrittore e giornalista nelle scorse ore. Da adolescente fu costretto e lasciare Roma per sfuggire ai rastrellamenti nazisti e grande è la partecipazione della comunità ebraica al dolore per la sua morte, avvenuta proprio nei giorni in cui ricorre l’anniversario della promulgazione della prima legge di tutela della razza. (Repubblica)
Scelte, silenzi, complicità. Oggi all’Università di Milano, come ricorda il Corriere, si terrà un convegno su “Le leggi razziali del fascismo: scelte, silenzi, complicità dei giuristi italiani”. Le norme antiebraiche e razziste che dal ’38 al ’45 hanno scosso le fondamenta dell’ordinamento giuridico dell’epoca saranno discusse da numerosi studiosi a partire da un libro di Giuseppe Acerbi (“Le leggi antiebraiche e razziali italiane ed il ceto dei giuristi”, ed. Giuffrè) che commenta le leggi e i decreti allora proposti e scritti da quei molti giuristi di regime disposti a tradurre in realtà le direttive del partito.
Israele all’Expo. Sarà verticale l’orto simbolo di Israele all’Expo: “Fields of Tomorrow” è il tema scelto per il padiglione, progettato dall’architetto David Knafo, che avrà il suo cuore in un campo verticale di 70 metri di lunghezza per 12 di altezza che grazie a un’irrigazione a goccia e computerizzata consentirà di coltivare mais, grano e riso durante i sei mesi dell’esposizione, a rappresentare tra ricerca e innovazione tecnologica. (Corriere)
Je suis Ilan. Ci saranno due presidenti, il 6 maggio all’Auditorium della Conciliazione, ad assistere alla presentazione del film-denuncia di Alexandre Arcady: Reuven Rivlin, da Israele, e Sergio Mattarella renderanno così omaggio alla storia e alla memoria di Ilan Halimi, il giovane ebreo francese di origini marocchine rapito e morto dopo quasi un mese di torture per quello che è stato il primo omicidio antisemita di Francia dopo la Shoah. Il film, tratto dal libro di Emile Frèche realizzato sulla base della testimonianza di Ilan, Ruth Halimi, verrà trasmesso il giorno successivo da Rai2 (Corriere)
Eredità. Gli eredi del ministro della propaganda di Adolf Hitler Joseph Goebbels hanno fatto causa contro la filiale tedesca della casa editrice Random House, per ottenere il pagamento dei diritti d’autore dei diari del criminale nazista, che scadono alla fine di quest’anno. La Random House ha proposto un accordo extragiudiziario: è pronta a pagare, purché la somma sia devoluta a qualche organizzazione che assista le vittime della Shoah. Offerta rifiutata, dall’avvocato Cordula Schacht, che è figlia di Hjalmar Schacht, ministro dell’Economia di Hitler tra il 1933 e il 1937, processato e assolto a Norimberga. (La Stampa, Corriere)
Tragedia. Continuano le dichiarazioni shock di Matteo Salvini, che dopo il naufragio nel Canale di Sicilia ha attribuito la responsabilità delle morti a Renzi e Alfano. Il vicesegretario Lorenzo Guerini ha definito Salvini “sciacallo nauseante”, il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha parlato di ”demagogia e strumentalizzazioni” mentre per il leader di Sel Nichi Vendola si tratta di “raccapricciante cinismo”. Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d’Italia ha dichiarato che “II governo Renzi dovrebbe essere indagato per strage colposa” e la deputata di Forza Italia Daniela Santanchè auspica che “Aeronautica e Marina militare si attrezzino subito per bombardare e affondare i barconi pronti a partire”. L’accusa principale che viene rivolta al segretario della Lega è quella di speculare sui morti. Secondo Emanuele Fiano, della segreteria pd: “Per la Lega morti e voti sono la stessa cosa. Mentre si raccolgono cadaveri e si salvano vite nel Mediterraneo, gli sciacalli speculano in diretta”. (Corriere)
Che fare? Scrive Claudio Magris sul Corriere “Ogni volta la tragedia è più grande — e lo sarà sempre più — e ogni volta si dice, mentendo in buona fede a se stessi, che si è raggiunto il colmo. E che è vicino il momento in cui si volterà pagina, proprio perché è intollerabile che continui questo crescendo di orrori. Invece con ogni probabilità continuerà, se non accadrà qualche radicale e inimmaginabile cambiamento nella situazione e nella politica mondiali. (…) Che fare, come dice il titolo di un famoso pamphlet politico?” Per lo scrittore le tragedie del mare sono la prova dell’inesistenza dell’Europa e se l’Unione Europea se ne disinteressa significa che l’Unione Europea non esiste E, conclude: “Che fare? Nessuno, sembra, lo sa”.
Ada Treves twitter @atrevesmoked
(20 aprile 2015)