La rassegna settimanale di melamed
Il valore dello studio

melamed 650x14mMelamed è una sezione specifica della rassegna stampa del portale dell’ebraismo italiano che da tre anni è dedicata a questioni relative a educazione e insegnamento. Ogni settimana una selezione della rassegna viene inviata a docenti, ai leader ebraici e a molti altri che hanno responsabilità sul fronte dell’educazione e della scuola. Dalla alcune settimane la redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane aggiunge al lavoro di riordino e selezione settimanale un commento, per fare il punto delle questioni più trattate sui giornali italiani ed esteri.
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Scrive Roger Abravanel sul Corriere del 17 aprile: “l dati di Almalaurea, il consorzio al quale aderiscono settantadue università, indicano che dopo cinque anni più del 90 per cento dei laureati trova lavoro. È il rilancio del «pezzo di carta»? Non credo, perché dopo 5 anni sarebbe devastante se un laureato non trovasse lavoro. Ciò che conta è se lo trova entro un anno e, in questo caso, le indagini passate evidenziano percentuali ben più basse, tra 60 e 65 per cento”. Eppure questo tasso di occupazione è superiore a quello di un neodiplomato e i dati sugli stipendi indicano che, oltre a trovare lavoro più facilmente, i laureati guadagnano di più.

Università/2 Si sarebbe trattato di un incontro che voleva mettere in discussione e delegittimare l’esistenza di uno stato democratico: alla Southampton University, una delle più prestigiose università pubbliche del Regno Unito, si sarebbe dovuto tenere in questi giorni un grande convegno internazionale non sulla politica di Israele, ma sulla sua “natura”, e sul suo “diritto all’esistenza”. Titolo previsto “International Law and the State of Israel: Legitimacy, Responsibility and Exceptionalism”, ma seimila firme ne chiedevano la cancellazione e la presidenza della facoltà, alla fine ha sospeso la conferenza, formalmente per ragioni di sicurezza (il Foglio, 18 aprile).

Università/3 Nonostante non ci sia ancora il via libera del Miur è nato l’ente promotore: la fondazione “Università islamica di Lecce” ora esiste e cresce l’attesa per il riconoscimento del ministero dell’Istruzione. Giampiero Khaled Paladini, imprenditore salentino convertitosi all’Islam e a capo di Confime, il Consorzio imprese del Mediterraneo che ha intrapreso quest’avventura racconta che tra gli ispiratori c’è Vittorio Sgarbi, che lo ha voluto come suo consulente per i rapporti col mondo arabo quando era sindaco di Salemi. La domanda vera e propria per il riconoscimento al Miur non è stata ancora presentata – perché le pratiche sono già chiuse per l’anno in corso – e per ora vengono proposti corsi interni, fra le polemiche. (il Giornale, 19 aprile)

Liberazione. Sulle pagine torinesi di Repubblica il professor Giuseppe Cottino, novantenne giurista da decenni impegnato nelle battaglie democratiche, valuta con occhio positivo il ritorno di interesse nei confronti della Resistenza: “C’è il desiderio di riappropriarsi della propria storia e della propria identità. Certo, si tratta di minoranze, perché la maggioranza degli italiani è indifferente. Ma, tra queste minoranze, ci sono diversi giovani”. (17 aprile)

Ponti? Torna sul Secolo d’Italia, il 17 aprile, la discussione sulle classi ponte, definite “Una proposta che risponde ad alcune esigenze pratiche e che va a vantaggio proprio degli scolari figli di immigrati, consentendo loro di recuperare”. La proposta è di istituire delle classi di inserimento per gli immigrati che non sconoscono la lingua italiana, considerata da coloro che sono contrari all’idea, una iniziativa che rallenta l’integrazione di bambini già in difficoltà.

Religioni a scuola. Firmato un provvedimento, come ha reso noto il sindaco Bill de Blasio, che permetterà alle scuole newyorkesi di continuare a ospitare, nei fine settimana, gli incontri e le funzioni organizzate dalle comunità religiose che ne faranno richiesta. La decisione si aggiunge alla recente decisione di introdurre nel calendario scolastico due festività musulmane, oltre a quelle ebraiche già previste. De Blasio, pur non manifestando l’appartenenza ad alcuna confessione religiosa, si stia rivelando un “naspettato alleato” delle comunità religiose presenti in città. (Osservatore Romano, 20 aprile)

Documentario. “Squola di Babele” è il titolo di un documentario che racconta l’esperimento messo in atto in una scuola parigina, dove per un anno ragazzi irlandesi, senegalesi, brasiliani, marocchini, cinesi, ucraini, venezuelani (in tutto 22 studenti di altrettante nazionalità) hanno condiviso l’apprendimento ma anche i sogni, le paure, le contraddizioni, le speranze. Sarà nelle sale il 23 aprile, e la regista francese Julie Bertuccelli ha raccontato al Messaggero (20 aprile) come ha conosciuto la classe di accoglienza ispiratrice del film.

Ada Treves twitter @atrevesmoked

(24 aprile 2015)