Washington-Teheran, ore di tensione

Ore di tensione tra Stati Uniti e Iran dopo l’abbordaggio della nave Maersk Tigris nello stretto di Hormuz. L’incidente non dovrebbe avere un seguito militare, ma le ripercussioni politiche sono evidenti. “Qualche ora prima – scrive infatti il Corriere – il segretario di Stato Usa John Kerry era a colloquio con il ministro degli Esteri di Teheran, Mohammad Javad Zarif. La trattativa sul dossier nucleare entra nella fase decisiva, e pesano le tensioni tra sauditi e iraniani nello Yemen”.

Sulla Stampa si racconta dell’azione intrapresa da Israele a sostegno della popolazione nepalese. Un’azione tra le più tempestive ed efficaci per alleviare le sofferenze di un paese in ginocchio. “L’esercito israeliano ha creato in 72 ore un ospedale da campo a Kathmandu per soccorrere le vittime del terremoto e gli aerei che fanno la spola con Tel Aviv riportano indietro non solo turisti feriti o spaventati – racconta Maurizio Molinari – ma anche un numero considerevole di bambini nati da madri surrogate nepalesi”.

“I Fratelli Musulmani sono una minoranza. Gli egiziani temono per il futuro dei propri figli e oggi si sono uniti per salvare la patria. Questo è il momento di restare fermi e coesi. La prova è quello che sta accadendo in Siria, Libia, Iraq e Yemen. Quando soccombono alla violenza, i Paesi non possono salvarsi”. È quanto afferma il generale Al Sisi in una intervista allo spagnolo El Mundo, tradotta e pubblicata dal Corriere della sera. Sempre il Corriere riferisce in breve dell’inchiesta Onu sull’ultima guerra di Gaza secondo cui 44 palestinesi sarebbero stati uccisi (e 227 feriti) all’interno di edifici delle Nazioni Unite. La commissione ha inoltre documentato il ritrovamento di armi in tre scuole Onu, un fatto definito “inaccettabile” dal segretario generale Ban Ki-moon.

Documenti e immagini che raccontano la vita pubblica e privata del rav Elio Toaff in mostra da domani, al Museo ebraico romano, nel giorno in cui sarebbe caduto il suo centesimo compleanno. Curato da Serena Di Nepi assieme alla nipote Lia Toaff, l’allestimento è oggi presentato dal Corriere Roma.

Alla vigilia della lectio magistralis che terrà questo pomeriggio alla Biblioteca ambrosiana, in occasione della quale gli sarà conferito il titolo di dottore honoris causa dall’arcivescovo Angelo Scola, il presidente emerito dell’Assemblea rabbinica italiana rav Giuseppe Laras è intervistato da Avvenire sui temi del dialogo interreligioso. Relativamente a stasera il rav anticipa: “Commenterò un passo del Trattato dei padri, testo antichissimo di etica che fa parte della Mishnah in cui si affronta un tema tipicamente religioso e filosofico: la relazione tra l’onniscienza di Dio e la libertà dell’uomo”.
Sul quotidiano della Cei, inoltre, la storica Anna Foa racconta dell’arrivo in Italia, grazie a Einaudi, della raccolta pubblicata nel 2013 a Basilea contenente l’intera produzione letteraria di Anne Frank. “Tutte le versioni del Diario oltre a racconti, lettere, fotografie e documenti, curati dalla Fondazione Anne Frank di Basilea e arricchiti da saggi di Gerhard Hirschfeld, Mírjam Pressler e Francine Prose”.

“Siamo orgogliosi del premio, chi ci accusa è un oscurantista”. Così Gérard Biard, capo redattore di Charlie Hebdo, in un’intervista concessa a Repubblica in risposta alle critiche mosse al settimanale satirico da alcuni membri dell’organizzazione letteraria Pen Club (che ha assegnato a Charlie un premio per la libertà di espressione, la cui consegna è prevista per il 5 maggio a New York).

“Il fascismo scomparso dal 25 aprile ricompare nell’aula di Montecitorio”. Così titola La Stampa nel dare conto della bagarre e degli insulti incrociati tra politici. L’epiteto “fascista”, per l’appunto, tra i più ricorrenti.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(29 aprile 2015)