Qui Roma – Educare al dialogo

Schermata 04-2457143 alle 10.03.56Conoscere, confrontarsi, aprirsi alle diversità. Questi gli obiettivi di ‘Educazione al dialogo’, il progetto, realizzato con la collaborazione della Regione Lazio e di Religions for Peace, ideato e sviluppato dalle Consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Daniela Pavoncello ed Eva Ruth Palmieri che si concluderà il prossimo 4 maggio con un seminario ospitato dal Centro Bibliografico UCEI “Tullia Zevi” (il via ai lavori alle 14.30).
Tempo di bilanci dunque per portare a termine la formazione dedicata a studenti e insegnanti che hanno lavorato sul concetto di tolleranza e dell’integrazione delle minoranze etniche e religiose, andando oltre i limiti imposti da pregiudizi e stereotipi attraverso laboratori, incontrI e proiezione di documentari. Il messaggio per le consigliere è univoco: “Lo scopo di questa iniziativa è di prevenire episodi di intolleranza e discriminazione attraverso la conoscenza dell’altro. Nella lotta al razzismo, nell’impegno per sconfiggere il pregiudizio l’UCEI è presente”. Ad aprire il seminario conclusivo “L’educazione al dialogo nei contesti scolastici” saranno il presidente dell’Unione Renzo Gattegna e il vice presidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio. Eva Ruth Palmieri e Daniela Pavoncello entreranno poi nel vivo per piantare metaforicamente i ‘Germogli del dialogo’. ‘Educare al dialogo per aprire spazi di incontro’ sarà il focus sul quale si concentrerà Silvia Guetta del dipartimento di Scienze dell’Educazione e Psicologia dell’Università di Firenze, mentre Luigi De Salvia, presidente di Religions for Peace, tratterà della ‘Fecondità della differenza’.
Direttamente da Israele interverrà Angelica Edna Calo Livne a capo della Fondazione Beresheet LaShalom, la cui sfida è quella di unire i popoli attraverso l’arte e che lavora soprattutto nel confronto tra ragazzi israeliani e palestinesi, e che nel seminario spiegherà ‘L’esperienza di educazione interculturale attraverso le arti’. Stefano Cera, esperto di mediazione, illustrerà poi ‘La gestione del conflitto nel contesto scolastico’.
Il primo anno del progetto promosso dall’UCEI ha coinvolto tre scuole che non potranno non essere protagoniste raccontando la propria esperienza a distanza di mesi: ad intervenire dunque i tre dirigenti scolastici: Lidia Cangemi del Liceo Scientifico “J.F. Kennedy” di Roma, Maria Desideri dell’Istituto Comprensivo di Arsoli e Alessandro Pellegrini dell’IISS “J. Piaget” di Roma.
Concluderà i lavori una tavola rotonda, moderata dal coordinatore del progetto Marco Di Porto del dipartimento Informazione e Relazioni Esterne UCEI, con l’intervento degli studenti delle scuole che hanno aderito al progetto, i rappresentanti dell’Ugei (Unione Giovani Ebrei d’Italia), dei giovani della Co.Re.Is, la Comunità religiosa islamica, della Pastorale Universitaria del Vicariato di Roma e infine dei giovani attivisti di Religions for Peace.
Su Pagine Ebraiche di gennaio un’ampia presentazione del progetto. E se la consigliera Pavoncello aveva sottolineato il ruolo dell’educazione “per contrastare di antisemitismo, xenofobia e qualsiasi forma di discriminazione”, Palmieri aveva spiegato le radici di questo progetto nato “dall’analisi di iniziative simili portate avanti dall’Anti Defamation League con ‘A World of Difference’ e dalla CEJI, a Jewish Contribution to an Inclusive Europe con ‘A Classroom of Difference'”.
Un progetto per fare in modo che il dialogo inizi sui banchi di scuola.

rs

(30 aprile 2015)