“Stare insieme, crescere insieme”

Schermata 05-2457146 alle 11.29.28Si conclude oggi, con un ricordo del rabbino capo emerito di Roma Elio Toaff recentemente scomparso, l’edizione del Moked 5775, tradizionale momento di incontro dell’Italia ebraica a Milano Marittima organizzato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Uno Shabbath all’insegna dello scambio attraverso workshop, lezioni, discussioni, attività ricreative e che ha visto la presenza del Gran rabbino di Francia Haim Korsia, protagonista di tre interventi che hanno acceso il dibattito sull’identità ebraica e quella nazionale da parte delle comunità della diaspora.

A fare il bilancio del Moked il rav Roberto Della Rocca, animatore dell’iniziativa: “Questa edizione è stata di grande successo e ha visto un salto di qualità. Trovo sia stato molto importante aver avuto come ospite il Gran rabbino di Francia Korsia che ci ha offerto nuovi spunti e ci ha dato una panoramica sulla comunità ebraica più grande d’Europa da lui guidata e lui d’altro canto è rimasto colpito dalla vitalità dell’ebraismo italiano. Il tema del compromesso, scelto questo anno, ha permesso poi di affrontare i nodi più delicati mettendo in dialettica la politica dell’ebraismo italiano ed è stato trattato da grandi esperti. L’unico neo che mi sento di aggiungere è stata la presenza di pochi leader comunitari quando questa sarebbe stata un’ottima opportunità di confronto. Sono invece soddisfatto della presenza di molte giovani famiglie e del lavoro corale e di team dello staff UCEI. Il Moked si è caratterizzato ancora una volta come vettore culturale necessario in un momento in cui politica e cultura sembrano distanziarsi sempre più”. Presenti ai lavori tra gli altri il presidente UCEI Renzo Gattegna,la presidente della Comunità ebraica di Firenze Sara Cividalli, il presidente della Comunità ebraica di Venezia Paolo Gnignati, rav Giuseppe Momigliano, presidente dell’Ari (l’Assemblea rabbinica italiana), il rabbino e preside delle medie e liceo delle scuole ebraiche di Roma rav Benedetto Carucci Viterbi, il rabbino capo di Padova Adolfo Locci, il rabbino capo di Bologna Alberto Sermoneta, il rabbino Pierpaolo Pinhas Punturello e il sofer Amedeo Spagnoletto.

Il tema del Moked di questo anno si è incentrato sul ‘compromesso’ e si è arricchito degli interventi di rav Benedetto Carucci Viterbi, guida di un gruppo di studio che è partito proprio dall’etimologia della parola, rav Roberto Della Rocca che ha analizzato la figura di Aron, simbolo del compromesso in contrapposizione con il rigore di Mosè, Mirjam Barda che ha portato la testimonianza dell’essere madre, la filosofa Donatella Di Cesare che si è interrogata sul giusto modo di convivere tra diversi, lo psichiatra Alberto Sonnino che ha spostato il ‘compromesso’ sul lettino psicoanalitico e Daniel Segre che ha dato l’opportunità a tutti i partecipanti di essere parti attiva in un corso di formazione per leader comunitari.

Schermata 05-2457146 alle 11.29.48Non è mancato infine un ricordo di Augusto Segre, rabbino e intellettuale piemontese di cui ricorrono i cento anni dalla nascita. Evelina Meghnagi ha poi allietato il pubblico con lo spettacolo suggestivo “Gracia Nasi, la senora” mentre Tamar Segre ha convinto palati sopraffini con i i suoi showcooking di giovedì e venerdì. A ricevere l’annuale premio per la Cultura assegnato dall’UCEI è Donatella Di Cesare (Il cui ultimo libro “Heidegger e gli ebrei”, ed. Bollati Boringhieri, sui Quaderni neri che rivelano l’antisemitismo del filosofo Martin Heidegger, ha suscitato numerose reazioni). “Di Cesare ha tutta la mia ammirazione per essersi sobbarcata un lavoro così difficile”, il commento del presidente Gattegna.

rs

(3 maggio 2015)