Siria, la strage dimenticata
Da una parte il regime di Bashar Al Assad, dall’altro i miliziani dell’Isis. In Siria i civili sono stretti tra due fuochi (a cui si aggiungono le altre fazioni anti-Assad) e le vittime sono oramai più di 220mila dall’inizio del conflitto. Eppure sul conflitto siriano, denuncia il Corriere della Sera attraverso l’inchiesta di Lorenzo Cremonesi e l’editoriale di Pierluigi Battista, è calato il silenzio con Europa e Stati Uniti immobili di fronte alle continue stragi. “La strategia del governo – scrive Cremonesi riportando l’ultimo rapporto di Amnesty International che denuncia i crimini del regime di Assad – è poco mutata rispetto ai mesi iniziali delle rivolte: creare il panico nelle zone controllate dai nemici, paralizzare la vita dei civili, le scuole, i mercati, distruggere gli ospedali, uccidere medici e infermieri, bloccare le infrastrutture, sino a spingere la popolazione a desiderare la restaurazione della dittatura pur di farla finita con violenza e caos”. Assad “serve” all’Europa e agli Stati Uniti, sottolinea Battista, in funzione anti-Isis e per questo sui suoi crimini è calato il silenzio. “Se Assad ‘serve’, bisogna che il compimento del massacro del popolo siriano avvenga senza nemmeno una protesta verbale – scrive Battista – Se per danneggiare l’espansionismo dell’Isis, bisogna chiudere un accordo al ribasso con gli ‘alleati’ dell’Iran, allora bisogna far finta di non vedere che a Teheran si inneggia all’Olocausto per colpire ‘l’entità sionista’”.
Biennale di Venezia, la chiesa diventata moschea. Polemiche sul padiglione islandese realizzato dall’artista svizzero-islandese Christoph Büchel che “ha affittato la chiesa di Santa Maria della Misericordia — di proprietà privata dal 1973, inutilizzata dal 1969 — trasformandola in una vera e propria moschea” (Repubblica). Il patriarcato di Venezia ha dichiarato che “Per ogni utilizzo diverso dal culto cristiano cattolico va richiesta autorizzazione all’autorità ecclesiastica indipendentemente da chi, al momento, ne sia proprietario”, richiesta che non è stata inoltrata. “Non vogliamo provocare nessuno – spiega a Repubblica il presidente della comunità islamica veneziana Mohamed Amin Al Ahdab – ma questo è anche un modo per mettere alla prova e sensibilizzare la città. Un gesto d’arte, all’insegna del dialogo, di cui anche le preghiere fanno parte. Una moschea provvisoria, che chiuderà come una tenda con la fine della Biennale, ma sarà servita al confronto”.
Hetty, memorie da Bergen Belsen. Hetty Verolme Werkendam, classe 1930, è una dei quaranta bambini ebrei che riuscirono a sopravvivere all’orrore del campo di concentramento nazista di Bergen Belsen. Il ricordo di quei giorni è raccolto nel libro “Hetty. Una storia vera”, adatto anche per ragazzi (Il Castoro), che la Testimone presenterà, come ricorda il Corriere, questa sera a Milano nel corso di un incontro pubblico a Radio Popolare. “In alcuni momenti dell’esistenza – racconta Hetty al Corriere – ci si chiede che senso abbia vivere: in quei momenti voglio che pensiate a me e alla mia storia. A me, che ho sempre creduto al domani come a un giorno migliore”.
“La Resistenza è la sola Italia”. Sul Fatto Quotidiano Furio Colombo riflette sul libro di Aldo Cazzullo “Possa il mio sangue servire, uomini e donne della Resistenza”, (Rizzoli) e lo definisce come un’opera che si assume un compito nuovo: fare chiarezza sui luoghi comuni legati alla Resistenza, una decostruzione che si tratti di un conflitto in cui si confrontino “I bravi ragazzi degli uni contro i bravi ragazzi degli altri, ciascuno con le sue buone intenzioni e la sua buona volontà”. “La Resistenza è la sola Italia, la sola continuazione della Storia del Paese, il solo onore, la sola appartenenza a un uni co Paese, non spezzato, ma occupato in modo barbaro e feroce”, ricorda Colombo.
Da Gerusalemme a Firenze, il Festival delle religioni. Sarà il video-messaggio del rabbino capo di Gerusalemme rav Aryeh Sterra a presentare la seconda edizione del Festival delle Religioni di Firenze (Metro). Il messaggio del rav infatti sarà uno dei contributi protagonisti dell’appuntamento di questo mercoledì a Palazzo Vecchio (ore 11) dal titolo “Oltre la convivenza. Gerusalemme città delle religioni”, un evento che anticipa di tre giorni l’inizio del Festival (dal 15 al 17 maggio).
Expo, il Padiglione Israele stupisce. Sui social network riscuote successo il Campo Verticale realizzato da Israele per il suo Fields of Tomorrow, il padiglione realizzato per Expo Milano 2015. L’utenza maschile – scrive il Sole 24 Ore in riferimento a post e tweet che girano in rete – si contraddistingue per una maggiore attenzione al padiglione di Israele e al suo “greenwall”, un giardino verticale lungo settanta metri a rappresentazione della possibilità di rendere fertili anche le terre più difficili.
Raul Castro incontra Bergoglio. Ampio spazio sui quotidiani per l’incontro in Vaticano tra il leader cubano e il pontefice, una visita definita da Castro come “la più importante della mia vita” (Corriere della Sera) con i ringraziamenti alla Santa Sede per il ruolo diplomatico giocato nello storico disgelo tra Cuba e Stati Uniti.
Yemen, cinque giorni di tregua umanitaria. È stata annunciata in queste ore la sospensione temporanea del conflitto tra i ribelli houthi, spalleggiati dall’Iran, e le forze saudite. Un cessate il fuoco arrivato dopo 72 ore di pesanti bombardamenti da parte di Riad sui nemici che vorrebbero controllare lo Yemen. “L’offerta della tregua, da parte del neoministro degli Esteri saudita Adel bin Ahmed Al-Jubeir, sembra più che altro tesa a coincidere con il summit di Camp David – scrive Maurizio Molinari su La Stampa – che vedrà, da mercoledì, il presidente americano Barack Obama ricevere i leader del ‘Consiglio di cooperazione del Golfo’, a cominciare dal nuovo re saudita Salman”. Nell’occasione Obama cercherà di rassicurare gli alleati sauditi in merito agli accordi sul nucleare iraniano, considerati una minaccia da Riad.
La destra nera e il Pd di De Luca. Sul Corriere della Sera intervista ad Adriano Tilgher, politico legato ai movimenti neofascisti, inquisito per le stragi dell’Italicus e di Bologna, finì in carcere dal 1982 al 1988 e fu poi assolto con formula piena. Tilgher plaude alla presenza nelle file del Pd campane di un movimento guidato da un ex Msi, sciorina slogan come “l’Italia agli italiani” e definisce il premier Matteo Renzi un “mero esecutore” al soldo di non precisati “padroni”.
Daniel Reichel
(11 maggio 2015)