Un ebreo tripolino alla corte di Cameron

Schermata 2015-10-29 alle 20.34.21Nel 2013 ha vinto un premio per l’efficacia e l’incisività del suo stile di comunicazione.
Fama che ha dimostrato di meritarsi sul campo, con una campagna elettorale condotta porta a porta che gli è valsa quasi il doppio delle preferenze rispetto alla passata tornata.
Quarantasei anni, figlio di una coppia di ebrei tripolini sfuggita ai pogrom di Gheddafi, Robert Halfon entra a far parte della squadra del nuovo governo Cameron con l’ambizione di svolgere un importante ruolo strategico e di coordinamento.
Il neo ministro (senza portafoglio) ha dalla sua il coraggio e la straordinaria forza interiore che gli ha permesso di superare le prove più dure che la vita gli ha sottoposto: come la diplegia spastica con cui è costretto a convivere dall’infanzia e che, inevitabilmente, ne limita la mobilità.
Laurea in scienze politiche, curriculum di studi che è poi proseguito con una tesi di dottorato dedicata alla Russia e ai paesi dell’Est Europa, Halfon è stato anche a capo dell’associazione di amicizia anglo-israeliana interna al partito conservatore. E in quella veste, ricordano oggi i giornali, non ha mai mancato di far sentire la propria voce a sostegno dello Stato ebraico e delle sue istanze. Non mancando, in questo contesto, di farsi pure dei nemici “interni”. Sono infatti ricordate le sue critiche alle leadership comunitarie dell’Inghilterra ebraica, con particolare riferimento al loro stile comunicativo (definito dallo stesso “non al passo coi tempi”).
Tutela dei consumatori, riduzione del costo della benzina: queste alcune delle battaglie più significative condotte da Halfon negli anni passati. Note sono anche alcune sue passioni private: ama collezionare orologi, è un tifoso sfegatato del Chelsea e il suo cantante preferito è Bob Dylan.

a.s twitter @asmulevichmoked

(13 maggio 2015)