La Resistenza secondo Bobbio
“Non c’è distacco ma coinvolgimento; quando affronta il tema della Resistenza, Norberto Bobbio si rivolge particolarmente ai giovani. Insiste sul valore civile ed educativo, si batte per mantenere viva la lezione di chi ha riscritto la Storia”.
Così Pina Impagliazzo, curatrice con Pietro Polito del libro ‘Eravamo ridiventati uomini’ (ed. Einaudi) introduce il volume nel quale si ricostruiscono le testimonianze e i discorsi sulla Resistenza in Italia di Norberto Bobbio, filosofo e intellettuale che ha segnato il Novecento italiano, durante l’incontro al Salone del Libro di Torino organizzato con il Centro Studi Piero Gobetti e la casa editrice Einaudi.
Se i suoi modi concilianti e da mediatore gli suscitarono anche qualche critica, Bobbio ha invece sempre preso posizione chiara e univoca sul valore dell’antifascismo italiano e condannato il revisionismo storico: “Per Bobbio – continua Impagliazzo – l’unica soluzione è continuare a resistere ogni giorno, applicare una Resistenza ideale, una perenne forza morale a contrasto delle politiche invisibili, le crisi dei governi attuali e la lentezza dei poteri decisionali”.
Franco Sbarberi, docente della Scuola di Studi Superiori dell’Università degli Studi di Torino aggiunge: “Bobbio spiegava che la sua generazione, salvo casi eccezionali come quelli di Vittorio Foa e di Leone Ginzburg, maturò a trent’anni. Aprì gli occhi e divenne antifascista come un cieco che riacquista improvvisamente la vista e inizia a muoversi a tentoni. Per lui la Resistenza si può riassumere in tre battaglie: quella di liberazione dal nazismo, quella nazionale di liberazione dal fascismo e quella di un moto di emancipazione sociale di carattere universale”. A conclusione, interviene lo storico e sociologo Marco Revelli: “La vita di Norberto Bobbio e del suo gruppo di intellettuali coetanei è stata segnato dalla Storia. La loro biografia ha avuto una frattura: esiste un prima e un dopo segnato dalla Resistenza. Bobbio si è mobilitato con chiarezza e senza retorica nel risvegliare la coscienza dei giovani e pungolarli. Per lui la lotta partigiana è il simbolo che deve ispirare l’impegno civico oltre ad essere stata la battaglia nella quale la classe degli umili è entrata prepotentemente nella Storia. Gli eventi non sono stati più scritti dagli eletti ma da coloro che erano considerati reietti. Oggi la sinistra italiana deve combattere molto per non perdere la propria anima. Un’anima che Bobbio non ha mai perso”.
Rachel Silvera twitter @rsilveramoked
(17 maggio 2015)