Il gran circo delle idee

miki bencnaan“Ho visto un libro in aeroporto, l’ho comprato e, una volta atterrato, ho deciso che lo avrei pubblicato in Italia. Lo stile, il tono e la vitalità di Miki Bencnaan mi hanno immediatamente conquistato”. Così Shulim Vogelmann della casa editrice Giuntina presenta al pubblico del Salone “Il grande circo delle idee”, il fantasmagorico romanzo dell’israeliana Miki Bencnaan che si apre con la strampalata immagine di due anziane signore trovate senza vita con indosso una maschera da elefante e una da bambola.
Racconta l’autrice: “Ho realizzato tantissime scenografie per il teatro, ho fatto una start up di brevetti medici, disegnato libri per bambini e scritto due romanzi, fino a quando un giorno sono tornata a casa e ho capito che la mia vita era diventata un caos totale. Avevo bisogno di un agente, di qualcuno che sbrigasse tutte le pratiche collaterali al mio lavoro”. “Ho cercato affannosamente – continua Bencnaan – ma non trovavo nessuno che si intendesse di tutte queste arti finché mi è venuto in mente Pinki Hopsa. Pinki Hopsa non esiste se non nella nostra testa, è un personaggio letterario che si dà da fare in determinate ore. Esiste dentro la mente di chi legge esattamente come le persone che amiamo esistono nel nostro cuore ed era l’agente perfetto per me”. Pinki Hopsa fa da cicerone nel “Grande circo delle idee”, si rivolge direttamente al lettore e lo guida, lascia persino la propria e-mail. Proprio con questo personaggio fittizio, l’editore dovrà avere uno scambio epistolare per ottenere i diritti italiani. E attraverso l’indirizzo indicato da Pinki, sono tanti i lettori che stregati dalla Bencnaan hanno deciso di inviarle qualche regalo: durante la presentazione Vogelmann estrae un pacco dono con oggetti più disparati: da un paio di calzini a una matita da disegno. “Forse se scrivo un altro romanzo potrò smettere di lavorare per tutta la vita”, conclude scherzosa Miki Bencnaan.

(19 maggio 2015)